Leggieri: autunno caldo per la sanità lucana

Il capogruppo M5s: “Se l’obiettivo è quello di far quadrare i bilanci, concentriamoci sui veri sprechi della sanità lucana e non pensiamo alle soluzioni più semplici che come sempre colpiscono i più deboli”

&ldquo;Sono mesi caldi per la sanit&agrave; lucana. Mesi di agitazione tra gli operatori e gli utenti, ma anche e soprattutto per la politica&rdquo;. Lo afferma il capogruppo M5s Gianni Leggieri che aggiunge: &ldquo;Dopo il consiglio comunale aperto di qualche giorno fa voluto con forza dal Comune di Rionero in Vulture per discutere la situazione dell&rsquo;Ircss Crob ecco convocato per il giorno 9 ottobre il Consiglio comunale di Melfi per parlare del futuro del presidio ospedaliero cittadino&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Vulture &ndash; prosegue Leggieri – appare in questi giorni sicuramente la zona pi&ugrave; calda e attiva per quanto concerne la sanit&agrave; lucana, forse anche perch&eacute; oggettivamente &egrave; il territorio che negli anni pi&ugrave; di tutti si &egrave; sentito spogliato di servizi da parte della politica regionale e chiede pertanto con forza attenzione e rassicurazioni. D&rsquo;altro canto la storia assurda che ha coinvolto il Tribunale della citt&agrave; federiciana brucia ancora e rimane un precedente indelebile nella memoria dei cittadini del Vulture rispetto alla mancanza di fiducia che questa classe politica merita. Cos&igrave;, non potendo pi&ugrave; fidarsi delle promesse del politico di turno, ai cittadini non resta che aggrapparsi ai fatti, alle situazioni concrete, a ci&ograve; che si percepisce ogni giorno nel rapporto diretto con le strutture ospedaliere che oggi sono messe in discussione. Cos&igrave; accade che giustamente si contesta il Piano Sanitario per la mancanza totale di riferimenti all&rsquo;Ircss Crob di Rionero, non si comprende la necessit&agrave; di dislocare sul territorio regionale altre due strutture per la radioterapia (togliendo di fatto la centralit&agrave; della struttura rionerese), si chiede con forza di risolvere i problemi di personale e di concentrare le risorse (gi&agrave; poche per la verit&agrave;) in materia oncologica su quello che deve rappresentare il centro della ricerca e della cura dei tumori nel territorio lucano. Cos&igrave; accade che, d&rsquo;altro verso, ci si interroga sul futuro dell&rsquo;Ospedale della Citt&agrave; di Melfi, perch&eacute; le carenze strutturali e di personale che si trascinano da anni, il trasferimento di macchinari e reparti, il depotenziamento della struttura (nonostante si continuino a investire risorse pubbliche), destano grande preoccupazione. Sfido chiunque a dire che oggi l&rsquo;Ospedale di Melfi offre pi&ugrave; servizi di qualche mese fa, che oggi la struttura federiciana ha pi&ugrave; reparti, posti letto e personale di un anno fa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una situazione &ndash; aggiunge ancora il capogruppo M5s – che viene letta male, molto male dai cittadini del Vulture che, dopo aver visto quanto accaduto alla struttura di Venosa, oggi temono che la storia si ripeta per Rionero e Melfi, a causa di una politica di accentramento che questa Regione non pu&ograve; permettersi. A chi risponde a queste obiezioni affermando che certi sacrifici sono necessari per far quadrare i conti del bilancio regionale e per ridurre la spesa sanitaria nella nostra Regione, noi facciamo notare che andrebbero aggrediti gli sprechi che pure sono tanti e che non vengono mai toccati. Magari partendo dalle posizioni di privilegio che occupano determinati soggetti che operano nella sanit&agrave; lucana, gente che arriva a vedersi riconosciute 600 ore annue di straordinario. Per non parlare dell&rsquo;elevato contenzioso che la sanit&agrave; lucana si porta come un fardello sulle spalle che spesso &egrave; frutto solamente di scelte politico-amministrative errate&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Insomma &ndash; conclude Leggieri -, se l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di far quadrare i bilanci, concentriamoci sui veri sprechi della sanit&agrave; lucana e non pensiamo alle soluzioni pi&ugrave; semplici che come sempre colpiscono i pi&ugrave; deboli&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: