Legge regionale n.38 del 22 novembre, nota di Uil Fpl Basilicata

Il Governo ha impugnato la cosiddetta “legge salva comandati”, legge della Regione Basilicata n. 38 del 22 novembre 2018” recante “Seconda variazione al bilancio di previsione pluriennale 2018/2020 e disposizioni in materia di scadenza di termini legislativi e nei vari settori di intervento della Regione Basilicata”, in quanto in conflitto con una norma in materia di assunzione di personale (art. 97, 3 e 51) della Costituzione. La Uil Fpl  si era  attivata  nei confronti di quest’ultima norma approvata dal Consiglio Regionale nel Ddl di variazione di bilancio con il  quale si prevedeva  il passaggio nei ruoli della Regione del personale appartenente ad enti pubblici economici o a società a totale partecipazione pubblica,in servizio da almeno cinque anni presso gli uffici della Regione Basilicata. Questo quanto si legge in un comunicato stampa della Uil Fpl di Basilicata.

Un  provvedimento – afferma il segretario regionale aggiunto Uil Fpl, Giuseppe Verrastro – illegittimo in quanto  introduceva una  “nuova modalità di ingresso” nella pubblica amministrazione in dispregio delle disposizioni legislative che disciplinano  tale materia ovvero le procedure concorsuali. Il Consiglio Regionale di Basilicata, così facendo, si era sostituito  al  potere legislativo di livello nazionale su una materia che era stata sottratta alla sua competenza. A tal proposito avevo  ricordato all’intero  Consiglio Regionale che la nostra Costituzione sanciva  l'obbligo di accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni mediante concorso e che le modalità di reclutamento nel pubblico impiego sono dettate dal testo unico sul pubblico impiego e dal regolamento che ne disciplina le regole di accesso.

Un principio – prosegue  – quello del pubblico concorso, strumentale al canone di efficienza dell’azione amministrativa e che, se disatteso, mortifica le aspettative dei tanti giovani del nostro territorio negando loro l’opportunità di accedere, attraverso selezioni chiare e trasparenti, alla pubblica amministrazione. La Uil Fpl Basilicata a tal proposito aveva – conclude –   non solo  denunciato  pubblicamente  sugli organi di informazione, ma aveva anche segnalato alla Corte dei Conti, nonché all’Ispettorato della funzione pubblica tale illegittimità. Oggi finalmente possiamo dire che avevamo visto giusto e la nostra segnalazione ha avuto piena efficacia.

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