Le associazioni Legambiente, WWF, Greenpeace e Rete degli Studenti Medi della Basilicata lanciano una petizione popolare al fine di chiedere alla Regione Basilicata di impugnare l’articolo 38 davanti alla Corte Costituzionale.
Domenica 16 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 13.30, sarà possibile firmare nei punti dedicati allestiti a Potenza in Largo Duomo, viale Dante, Piazza Don Bosco e Rione Cocuzzo. Si potrà inoltre sottoscrivere la petizione online collegandosi al sito http://mobilitiamoci.legambiente.it/bloccaildecreto/.
“La petizione – spiegano le stesse associazioni – rientra in una campagna di sensibilizzazione “#SbloccaFuturo #BloccailDecreto" che ha lo scopo di informare la cittadinanza sui contenuti dell'articolo 38 del Decreto (riguardante le scelte in materia di politica energetica operate dal Governo) e di promuovere una raccolta di firme per spingere il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ad impugnare, innanzi alla Corte Costituzionale, il testo dello "Sblocca Italia. Il testo dell'articolo 38 compie stravolgimenti epocali nel processo di autorizzazione di ricerca ed estrazione delle risorse petrolifere, mettendo in secondo piano la tutela dell'ambiente, della biodiversità e della salute di tutti i cittadini lucani attraverso una insensata semplificazione delle procedure, legate all'attività dell'industria del petrolio. È inoltre inaccettabile il modo in cui lo Stato centrale bypassa la Regione Basilicata, spostando i processi decisionali riguardanti le Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) dall'Ente Locale al Ministero dell'Ambiente violando, di fatto, le disposizioni del Titolo V della Costituzione sulla legislazione concorrente fra Stato e Regioni”.