Legambiente su rapporto Ispra Consumo di Suolo

L’Italia del 2014 perde ancora terreno a causa del cemento. A mappare lo stivale della “copertura artificiale” è l’ISPRA che, grazie alla cartografia ad altissima risoluzione, nel suo – presentato a Milano, nel corso del convegno collaterale all’EXPO2015 “Recuperiamo Terreno” – utilizza nuovi dati, aggiorna i precedenti e completa il quadro nazionale con quelli di regioni, province e comuni, senza trascurare coste, suolo lungo laghi e fiumi e aree a pericolosità idraulica. Anche la Basilicata non è immune da tale fenomeno, sia per l’espansione delle aree urbane, sia per le trasformazioni dell’ambiente rurale, sia per i recenti fenomeni di uso delle terre agricole per la produzione di energia attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra. La Basilicata rientra tra le regioni con maggior tasso di incremento di suolo artificializzato; infatti nonostante sia una regione caratterizzata da un contesto prevalentemente rurale e a bassa densità di popolazione, il consumo di suolo aumenta seguendo un trend coerente con l’andamento nazionale. FAI, Legambiente e WWF hanno chiesto con una lettera inviata ai membri delle Commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati, che dopo ben 15 mesi dalla sua presentazione (il 3 febbraio 2014) sia finalmente approvato al più presto in prima lettura il disegno di legge per il Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato (AC 2039) in Commissione per poi passare all’Aula di Montecitorio e che venga garantita una corsia preferenziale per la sua rapida approvazione anche al Senato. Secondo le tre associazioni, ritardando ulteriormente l’approvazione di una proposta di legge lungamente attesa, si rischia di non rispondere efficacemente e con adeguati strumenti al riutilizzo e alla rigenerazione urbana e alla manutenzione del territorio. Si rischia di non fornire ancora una risposta efficace ai gravi e urgenti problemi che riguardano la qualità dello sviluppo delle nostre città e la sicurezza delle popolazioni: tra tutti quello del dissesto idrogeologico, con il suo crescente numero di danni e di vittime.
bas 03

    Condividi l'articolo su: