Legambiente e Wwf su Piano Casa

“L’approvazione da parte del Consiglio Regionale del c.d. ‘Piano Casa’ suscita diverse perplessità in quanto potrebbe dar luogo ad una pericolosa deregolamentazione urbanistica”. È quanto affermano Legambiente e Wwf della Basilicata, che in una nota congiunta ricordano come “la possibilità di aumentare le volumetrie sino al 20% anche ai condomini e di monetarizzare gli standard a danno ad esempio di spazi verdi e spazi pubblici, rischia infatti di creare nuove colate di cemento al di fuori di una seria pianificazione urbanistica, tanto più che la maggior parte dei comuni lucani non hanno ancora i regolamenti urbanistici approvati”.
Wwf e Legambiente ricordano che “il consumo di suolo è fenomeno largamente diffuso in Italia, Basilicata inclusa. Su scala nazionale nel decennio 2001-2011, secondo l’ultimo rapporto Istat, la cementificazione è cresciuta in media dell’8,77%, facendosi strada anche in zone fino ad ora interessate solo marginalmente. La velocità di trasformazione delle superfici è stata particolarmente accentuata in regioni come Basilicata, Molise e Puglia. In particolare nella nostra regione, si registra il più alto tasso d’incremento di consumo di suolo (19%) e la provincia di Matera su scala provinciale è la più attiva con il 29%”.
“A parere degli ambientalisti, “la crisi del settore delle costruzioni, che la legge sul Piano Casa vorrebbe contrastare, non è solo crisi di mercato, di risorse finanziarie disponibili, di difficoltà economica delle famiglie e delle amministrazioni locali, ma è essenzialmente la crisi di un modello che ha investito il Paese negli ultimi 60 anni. Lavorando nella direzione indicata dalle direttive europee, soprattutto nel campo del risparmio energetico e della bioedilizia, riqualificando il patrimonio edilizio ed ammodernandolo anche secondo i criteri di sicurezza statica, in Italia secondo stime recenti si potrebbero creare ben 600 mila nuovi posti di lavoro”.
“Uscire da questa crisi anche nel settore dell’edilizia è possibile. Legambiente e WWF – è scritto nella nota – invitano i Comuni e la Regione Basilicata a dotarsi degli strumenti urbanistici che possano imprimere alle politiche di settore una svolta in questa direzione ed innanzitutto a portare a compimento in tempi stretti l’elaborazione di un Piano strutturale Paesaggistico, iniziata con grande enfasi nel 2009 e poi arenatasi, che possa garantire al nostro territorio un equilibrato sviluppo in cui i valori naturalistici e paesaggistici, terreni agricoli e spazi di aggregazione sociale non siano sacrificati a favore degli interessi economici delle lobby del cemento”.

bas 07

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