Richiamandosi a quanto avvenuto ieri in Consiglio regionale, il consigliere di Lb-Fdi: “Si chiede scusa, si propone la riparazione della norma sui Lea ma si dimentica la copertura finanziaria”
“Con la legge approvata ieri in Consiglio regionale, la quale aumenta il livello di reddito per l’erogazione del contributo ai dializzati ed i talassemici, è stata sanata una scelta politica della maggioranza iniqua e avventata”. E’ l’opinione del capogruppo consiliare di Lb-Fdi, Gianni Rosa.<br /><br />“Certo – sottolinea Rosa – Pittella ha chiesto scusa. Ma, se invece di bollare come opposizione disfattista la nostra proposta di abrogazione del famigerato articolo 21 in sede di approvazione della legge finanziaria, avrebbe evitato di dover fare dietro front e anche di dover rimediare agli enormi disagi subiti dai Lucani malati di queste gravi patologie. Certo – aggiunge il consigliere – si dovevano risparmiare 50 milioni di euro sul bilancio regionale. Ma perché farlo sui malati? Forse non rientrano nella categoria pittelliana degli ‘ultimi e penultimi’. Poco male. L’importante è che alla fine si sia risolto tutto”.<br /><br />“Nel nostro intervento – precisa Rosa – abbiamo portato all’attenzione del Consiglio un altro problema, sempre riguardante l’ambito sanitario e sempre creato dalla spending review in danno delle fasce deboli: l’abbassamento delle fasce di reddito per i Lea aggiuntivi (articolo 22 della finanziaria). A quel punto si scopre l’asso nella manica del Governatore: un emendamento presentato in Aula che prevede l’innalzamento del reddito da 14.000 a 35.000 euro per i Livelli essenziali di assistenza. Bene. Anzi benissimo. Lo avevamo appena sollecitato. Tuttavia – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale – la politica degli slogan tipica del pittellismo renziano si manifesta subito. Dopo averci consegnato l’emendamento, su nostra sollecitazione, facciamo notare che l’articolo in questione è senza copertura finanziaria. Parliamo di una cifra di almeno 3 milioni di euro. Ci siamo meravigliati del comportamento, in primis, del Governatore che lo ha proposto e, in secundis, del presidente Lacorazza che lo ha ritenuto ammissibile. Da uomini politici di esperienza come loro non ci saremmo mai aspettato un simile scivolone”.<br /><br />“Infatti – prosegue Rosa – è evidente ai più che fare una legge che prevede spese senza indicare con quali risorse si intende coprirle, oltre che a rappresentare nulla più che un guscio senza contenuto, un principio che non può essere applicato, uno slogan, appunto, è in contrasto con i principi costituzionali e della finanza pubblica.. La proposta sui Lea è, quindi, stata ritirata. Speriamo – conclude Rosa – che il Governo regionale la prossima volta, invece di definire come non costruttiva ogni e qualsiasi proposta provenga dalla nostra opposizione e di assumere delle decisioni che toccano i cittadini, provi ad ascoltare e a capire realmente quello che succede, quale sarà l'impatto senza innamorarsi di facili risparmi”.<br /><br />