“Dopo le denunce fatte e recentemente reiterate, dopo i nuovi dati sugli oltre 40 mila lucani che lavorano nella irregolarità e dopo aver chiesto il rispetto degli impegni presi dalla Giunta e dal Presidente della Regione, ci saremmo aspettati che il Consiglio Regionale di ieri fosse messo nelle condizioni di discutere e magari approvare la legge sulla lotta al lavoro nero. Purtroppo così non è stato. E' passato un anno oramai da quando il Presidente Pittella e la sua Giunta presentarono una proposta di legge regionale, tra le più avanzate in Italia, frutto di un positivo lavoro tra tutte le parti sociali e su cui noi per primi demmo atto della serietà e coraggio dell'esecutivo regionale. Oggi però dobbiamo registrare come non si riesce a trovare il milione di euro promesso (ma nemmeno la metà) per combattere una piaga come quella dell'economia sommersa ed irregolare nella nostra Basilicata. Eppure una buona politica dovrebbe darsi delle priorità e non capiamo quale altre priorità vi possano essere oltre la creazione di lavoro e la lotta all'irregolarità”. Così dichiarano in una nota Alessandro Genovesi, Carmine Vaccaro e Nino Falotico Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, che ricordano come l'impegno per una legge contro il lavoro nero non solo era contenuto nell'accordo Obiettivo Basilicata, ma come la sua presentazione fu tra i primi atti del Presidente Pittella appena eletto.
“A questo punto chiediamo al Presidente Pittella e al Presidente Lacorazza, ognuno per propria competenza e nel rispetto delle diverse autonomie, di prendersi un impegno ufficiale: o al prossimo Consiglio Regionale, con le necessarie coperture economiche, la legge sul lavoro nero verrà portata, oppure si dica espressamente, assumendosi ognuno le proprie responsabilità, che non vi sono le coperture necessarie anche solo per avviare una lotta al lavoro nero, compiendo un atto di verità e dicendo al popolo lucano, povero e sfruttato, che altre sono le priorità oggi delle istituzioni locali”.
“Ovviamente confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, nella volontà da parte della Giunta e del Presidente di rispettare gli impegni presi. In ogni caso noi faremo la nostra parte ed ognuno poi dovrà spiegare perché si è arrivati a questo punto”.
BAS 05