Lavoro, Fanelli interviene su attività antidiscriminatorie

La Consigliera regionale di Parità ricorda agli Enti, alle Aziende e ai Cug come aderire alla Carta per le Pari opportunità, come dotarsi di un Codice etico e di condotta e quali sono le modalità per segnalare le discriminazioni

La carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro
“La promozione delle politiche attive del lavoro e in particolare di quelle antidiscriminatorie passa anche attraverso l’applicazione della Carta per le Pari Opportunità”.
Lo ricorda la Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli, sollecitando le imprese e gli enti della Pubblica amministrazione ad aderire al documento.
“La Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro – ricorda la Consigliera Fanelli – è una dichiarazione di intenti ed un documento finalizzato non solo all’equità e alla coesione sociale, ma anche alla competitività e al successo delle realtà lavorative. Adottando questa Carta – spiega la Fanelli – ogni ente, azienda pubblica e/o privata, intende contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro impegnandosi nel contempo a valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione, con particolare riguardo al benessere lavorativo e alle pari opportunità tra uomo e donna. Per l’attuazione della Carta è stato anche implementato un Tavolo tecnico regionale composto anche dall’Aidda, dall’Ucid, da rappresentanti delle parti Datoriali e Sindacali e da varie associazioni, per sensibilizzare gli attori locali e per promuovere la sottoscrizione della carta. Il primo passo per aderire alla Carta delle Pari Opportunità – spiega la Consigliera regionale – è riempire il modulo online in ogni sua parte, indicando il nome del firmatario e la posizione che gli attribuisce i poteri per firmare la Carta stessa”.  Il primo passo per aderire alla Carta delle Pari Opportunità – spiega la Consigliera regionale – è riempire il modulo online in ogni sua parte, indicando il nome del firmatario e la posizione che gli attribuisce i poteri per firmare la Carta stessa”.
I moduli per compilare il documento sono disponibili ai seguenti link:
http://www.cartapariopportunita.it/contenuti/adesione.aspx
(modulo di adesione per le imprese);
http://www.cartapariopportunita.it/contenuti/adesione-pa.aspx
(modulo di adesione per le Pa).

Codici etici e di condotta per prevenire o rimuovere discriminazioni, violenze sessuali, morali o psicologiche, mobbing
L’ufficio della Consigliera Regionale di Parità della Basilicata, così come già è avvenuto per iniziativa di Consigliere di Parità di altre regioni, invita gli Enti, i Cug (Comitati unici di garanzia) e le Aziende, a dotarsi di un “Codice Etico” alla cui base potranno porsi i principi della Carta per le Pari Opportunità e quindi una serie di principi accettati e condivisi da tutti i componenti interni ed esterni, che includa i fondamentali criteri di: imparzialità e di rifiuto di ogni discriminazione; integrità e trasparenza; rifiuto del conflitto di interesse; riservatezza; rifiuto dell’abuso del proprio ruolo; valorizzazione del merito; principi di autoregolamentazione ispirati a criteri di integrità e responsabilità verso la piena autonomia della persona donna/uomo; tutela del buon nome dell’ente o dell’azienda; condanna della frode o del plagio; impegno costante per la crescita e lo sviluppo della comunità territoriale; utilizzazione delle risorse secondo criteri di responsabilità e trasparenza; diffusione e promozione dell’attuazione del codice; provvedimenti per l’attuazione del codice etico; vigilanza sull’applicazione delle norme e dei principi contenuti nel codice stesso. “L’ufficio della Consigliera – assicura la Fanelli – è disponibile per offrire guida e accompagnamento per la stesura del codice a proposito del quale ha definito uno ‘schema identificativo’ che ogni realtà, in piena autonomia, potrà tenere presente ricercando prima di tutto al proprio interno valori condivisi”.

Piani triennali di azioni positive
La Consigliera di Parità ricorda ai sindaci lucani, ai presidenti dei Cug, alle Aziende ospedaliere, alle Aziende sanitarie locali ed in genere alle amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30/03/2011 n. 165, che i Piani triennali di azioni positive (Pap) devono essere redatti e successivamente trasmessi alle Consigliere di Parità per il prescritto parere.

Modalità di consultazione dell’Ufficio della Consigliera di Parità per segnalazioni di discriminazioni e relativo conferimento di delega (art. 36 dgls. 198/2006)
Infine la Consigliera Fanelli ricorda che “qualora venissero ravvisate delle discriminazioni sul lavoro, gli interessati/le interessate, potranno recarsi negli Uffici delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali, per ricevere attività garantistica, conciliativa ed un’eventuale funzione interventistica delle Consigliere, anche attraverso la possibilità di agire in giudizio. E’ necessario che le denunce di discriminazioni non siano vaghe ed imprecise e non vengano espresse in luoghi non consoni”.
Pertanto la Consigliera Regionale di Parità segnala che le consultazioni per segnalazioni relative a discriminazioni verranno acquisite attraverso una precisa prassi accompagnata da una modulistica volta a garantire: 1. la dichiarazione per il trattamento dei dati personali e o non autorizzazione dei dati personali (decreto legislativo 196/2003); 2. il conferimento della delega alla Consigliera di Parità ad assisterla/o e rappresentarla/o e a porre in essere ogni azione utile a tutela degli eventuali interessi lesi; 3. verbali degli incontri tenutesi presso l’Ufficio della Consigliera di Parità; 4. verbali di mancata conciliazione; 5. verbali di accordo; 6. eventuali azioni in giudizio.

bas 08
 

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