Lavoro e Diritti e Idv Pz: petizione per riduzione Giunta comunale

"Nella scorsa legislatura, fu lanciata una petizione popolare tesa a ridurre il numero dei componenti della giunta comunale di Potenza, da 10 a 6 unità. La petizione nel giro di pochi giorni raccolse circa 2000 firme di cittadini che richiedevano la riduzione della giunta. Questa espressione di volontà popolare fu ignorata, ma oggi la questione si ripropone in tutta la sua necessità pertanto, fanno sapere Roberto Rizzi dell’associazione Lavoro e Diritti – Basilicata e il segretario cittadino dell’Italia dei Valori Francesco Di Virgilio, rilanceremo nei prossimi giorni la petizione in oggetto".
"Mentre esprimiamo solidarietà a quei lavoratori che, a causa del dissesto finanziario del comune di Potenza, rischiano di vedersi ridotto fortemente il salario, nonostante la proposta avanzata dal sindacato e dai lavoratori, il Comune di Potenza rischia di non vedere la soluzione dei problemi che il dissesto si avvia a procurare. Le innumerevoli criticità ci consiglierebbero di fare una elencazione, che sarebbe pietosa. Vi sono delle precise responsabilità peraltro ignorate dai Media. La “vendita” del tribunale è un esempio macroscopico, insieme alla vicenda COTRAB, alla vicenda Pagliarelle /Macchia Giocoli, agli altri mille problemi che emergono quotidianamente e che costituiscono il grande problema del capoluogo di regione.
Profondo degrado per effetto del dissesto. Tutto ciò – spiegano Rizzi e Di Virgilio –  porta al taglio dei servizi essenziali per i cittadini (anche dei disabili). Le prospettive future sono raccapriccianti se non dovesse cambiare questo stato di cose. Solo per esemplificazione: le famiglie beneficiarie dei Copes (contrasto della povertà e della esclusione sociale), le mense scolastiche, la chiusura di molti impianti sportivi.
Si palesa forte la disuguaglianza sociale perchè gli anziani, i disoccupati, i destinatari copes e tutta la galassia dei senza reddito, vivrà una condizione ancora più forte di emarginazione e povertà assoluta. Ci chiediamo come le forze politiche in Consiglio vogliano rispondere a questa profonda crisi sociale? Nemmeno la minaccia delle dimissioni del sindaco Dario De Luca hanno modificato queste criticità che rimarranno irrisolte.
In questo caos istituzionale, la città Potenza non ha più una funzione di città capoluogo ed è sempre meno attrattiva anche nei confronti della periferia.
Al pari di quello che succedeva alla fine dell’Impero Romano, vige la regola del degrado morale: vedi il "premio di produzione" autoattribuito a se stesso dal segretario generale del Comune di Potenza. La credibilità la si conquista assumendo un atteggiamento più cosciente. Oggi, senza voler assolutamente esprimere un giudizio sulla giunta e sui suoi componenti, riteniamo necessario come cittadini e gruppi di associazioni, di rilanciare la nostra petizione popolare per ridurre e accorpare deleghe assessorili, arrivando ad una giunta, massimo di 6 unità, (ora 10, come il comune di Milano). La petizione esige un largo consenso trasversale tra partiti, associazioni, singoli cittadini ed auspichiamo l’adesione delle forze di sinistra, sostenitrici delle battaglie sulla trasparenza, e che fa della lotta ai privilegi e alla riduzione dei costi della politica, la sua strada maestra".

BAS 05

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