Il capogruppo di Lb-Fdi parla di “11 mesi senza stipendio, tramontata l’ipotesi degli ammortizzatori sociali, accordi e promesse disattese, tra Anas e Regione Basilicata, e ancora due anni di tempo per la costruzione delle nuove aree”
“Della drammatica situazione dei quaranta lavoratori delle stazioni di servizio Galdo a Lauria, eravamo a conoscenza da anni. Abbiamo ripetutamente denunciato la questione nei comunicati del 19 giugno 2013, 7 agosto 2013 e 1 marzo 2014. In ognuno di essi chiedevamo l’intervento di Pittella, prima quale assessore alle attività produttive poi come presidente della Regione, per scongiurare la crisi di quella realtà imprenditoriale, circostanza che si è purtroppo verificata”.<br /><br />E’ quanto afferma il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa che aggiunge “11 mesi senza stipendio, tramontata l’ipotesi degli ammortizzatori sociali, accordi e promesse disattese, tra Anas e Regione Basilicata, e ancora due anni di tempo per la costruzione delle nuove aree. Questa la realtà in cui sono precipitati 40 lavoratori e, di conseguenza, 40 famiglie lucane”.<br /><br />“Apprendiamo –continua – della proposta di una mozione che alcuni colleghi consiglieri presenteranno in Consiglio regionale. Ben venga la mozione, per la quale sicuramente voteremo a favore, ma non possiamo non esprimere rammarico per la superficialità e la noncuranza della politica regionale. Sono passati tre anni dal nostro primo comunicato e, oggi, con belle parole si cerca di mettere una toppa. Troppo tardi e troppo poco. Come sempre in questa nostra povera regione dove chi ci governa è troppo impegnato a stringere mani per occuparsi dei cittadini e, poi, pensa di lavarsi la coscienza con una mozione”.<br /><br />“In 4 anni – dice Rosa – cosa ha fatto Pittella, da assessore alle attività produttive prima, a presidente della Regione poi? Perché non ha risposto alle nostre sollecitazioni e alle nostre domande? Con un minimo di programmazione ed interesse per le realtà imprenditoriali presenti, si sarebbe potuto intervenire prima che la vicenda divenisse così drammatica”.<br /><br />“Un governo che si muove solo in piena emergenza per mettere una pezza e per poter dire ‘abbiamo fatto’ – conclude - non è mai un buon governo. I cittadini sono stanchi di chiacchiere inconcludenti. Non ci sorprendiamo, quindi, del loro scetticismo verso una politica che ormai non gli appartiene più e che, sempre meno, si occupa di loro”.<br /><br />L.C.<br />