“Come FP CGIL siamo venuti a conoscenza che con DGR n. 1103 del 16 settembre scorso avente ad oggetto “Programma dei servizi di assistenza tecnica in zootecnia dell’Ara Basilicata e programma di prevenzione e controllo delle epizoozie”, la Giunta Regionale ha deciso, tra le altre cose, di mettere a disposizione dell’Associazione Regionale degli Allevatori della Basilicata circa 8,7 milioni di euro per il controllo e la prevenzione delle epizoozie, materia le cui competenze sono istituzionalmente attribuite al Servizio Sanitario Nazionale che le svolge in Basilicata attraverso il Servizio Veterinario Regionale che si occupa, appunto, di prevenzione e controllo delle malattie infettive.” Lo afferma in una nota Roberta Laurino, segretario Generale, Fp Cgil Potenza.
“Si tratta- continua Laurino – di una scelta gravissima con cui si decide di esternalizzare, affidandole al privato, attività che in Italia rientrano nell’ambito della Sanità Pubblica, pagando con denaro pubblico prestazioni che il Servizio Veterinario Regionale già assicura nonostante le tante criticità dovute ai tagli e ai blocchi del turn over, così come ne sono testimonianza le recenti emergenze sanitarie a cui i veterinari pubblici hanno sempre saputo dare risposte (malattia vescicolare suina e lingua blu tanto per citare qualche esempio). Con la DGR n. 1103 la Regione Basilicata decide, invece, di affidare al privato un programma pubblico di prevenzione e controllo delle epizoozie in quelle aziende che vi aderiscono “volontariamente”, della serie il servizio è pubblico ma a domanda individuale tanto per garantirne l’universalità !!! Spontanea nasce a questo punto anche la domanda di come è stata quantificata la spesa visto che non è dato sapere a quante aziende sarà garantito il servizio erogabile solo su domanda delle stesse aziende zootecniche che decideranno di aderire al programma. E come se non bastasse l’ASP di Matera ha deciso di adeguarsi affidando all’ARA l’esecuzione del piano vaccinale contro la lingua blu. ARA che risulta, tra l’altro, inadempiente nei confronti dei veterinari convenzionati che non percepiscono la retribuzione da ormai due anni e che nonostante ciò continuano a lavorare con professionalità. Non possiamo, a questo punto, non chiederci quali siano le logiche che ispirano, da un lato la privatizzazione di servizi pubblici di veterinaria e, dall’altro lato accreditamento di un privato che non paga i lavoratori. Suscita, infine, meraviglia che il Direttore della sezione di Potenza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata nella veste di Direttore dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, che ben conosce la specificità istituzionale e l’efficienza sul territorio nazionale della rete degli IZS, collabori nella stesura di una delibera in cui si finanzia ad un privato un “laboratorio doppione” per un costo di circa un milione di euro. Come FP CGIL siamo contrari a queste logiche di esternalizzazione dei servizi pubblici e non comprendiamo le ragioni di questa strada alternative prescelta invece di percorrere la via istituzionale a tutela del servizio veterinario regionale a partire dalla copertura dei posti in pianta organica, dallo scorrimento delle graduatorie della specialistica ambulatoriale e dell’aumento delle ore agli specialisti già in servizio, laddove il problema fosse una carenza di risorse umane. Per queste ragioni- conclude – chiediamo un serio ripensamento da parte della Giunta Regionale rispetto ad un atto che privatizza attività proprie del Servizio Veterinario Regionale.”
BAS 05