“Questo governo e' nato per fronteggiare una manovra speculativa che rischiava di mettere a repentaglio la sicurezza del Paese. Il senso di responsabilità del Presidente Berlusconi, del Pdl e del Pd ha permesso una fase di decantazione ed una operatività più segnata dal rigore e più timida sul punto dello sviluppo compreso un negoziato europeo che all'unità monetaria riconosca i compiti che l'Europa deve avere sul piano dello sviluppo”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, nel dibattito sulla legge di stabilità. “Se non ci sono più coesione, meno diseguaglianze, più crescita, l'Europa rischia di deflagrare, travolta dall'onda di disagio e di malessere dei popoli. Per questo e' giunto il momento che la politica, gli elettori, si riprendano il diritto di scegliere i loro programmi, le loro politiche, il loro governi per rispondere, nel caso della nostra nazione, agli interessi degli italiani. Senza subire interferenze, abusi di influenza di poteri burocratici e finanziari che hanno lucrato dalla crisi e che non sono estranei alle cause di fondo di questo ciclo negativo. Non serve un rigore cieco, senza anima, che non si faccia carico della vita reale delle persone e delle famiglie; come pure e' velleitaria la posizione di chi in questi anni non ha saputo chiedere che espansione della spesa pubblica e di conseguenza incremento della tassazione. Proponiamo una terza via che al necessario equilibrio dei conti faccia seguire politiche di crescita, con l'abbattimento del debito e con la riduzione della pressione fiscale. L'Italia ce la può fare, se si riprende il diritto a stare con la schiena dritta in Europa, realizzando il sogno dei padri costituenti, che avevano sognato un'Europa come spazio dove combattere la povertà, le diseguaglianze, e protesa alla crescita ed alla pace tra i popoli”.
bas 06