“Sulle risorse di cui dispone la Basilicata abbiamo incentrato il nostro lavoro in Parlamento fino a raggiungere un accordo tra il Governo nazionale e la Regione, un negoziato, in grado di assicurare un uso più efficace delle risorse finanziarie. L’accordo, prevede l’uso di una quota di queste risorse, che si ottengono sfruttando i giacimenti minerari, per finanziare sia un progetto di potenziamento infrastrutturale per la regione sia un fondo per lo sviluppo delle attività produttive. Infrastrutture e sviluppo delle attività produttive sono i due grandi temi verso cui indirizzare le risorse che potranno essere negoziate dai benefici delle risorse minerarie. In questo senso abbiamo lavorato e abbiamo firmato il Memorandum tra il governo Berlusconi e la Regione Basilicata. Nei mesi scorsi abbiamo dato una copertura legislativa a questo Memorandum, costruendo una norma che preveda che una quota delle risorse fiscali derivanti dallo sfruttamento delle risorse minerarie possa essere destinata ai territori lucani”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, incontrando una delegazione di iscritti del partito della provincia di Matera. “L’ufficio minerario del Ministero dello Sviluppo Economico ha stimato, con valutazioni a ribasso che nei prossimi 20 anni, dalla Basilicata si potranno estrarre risorse minerarie per un valore di 30 miliardi di euro con gettito fiscale non inferiore a 17 miliardi; noi abbiamo chiesto che una quota di questi 17 miliardi sia destinata ai territori che contribuiscono al fabbisogno energetico nazionale. Le nostre volontà hanno trovato una copertura legislativa nell’art. 16 del decreto sulle liberalizzazioni, attualmente all’esame del Parlamento: una vera e propria norma di federalismo fiscale. Il Governo ha fatto propria questa disposizione, io stesso ne ero stato il promotore in occasione della manovra di agosto. Potremo, forti del Memorandum, portare avanti un progetto di potenziamento infrastrutturale della regione e affrontare i grandi temi della connessione con i nodi trasportistici di questa regione confinata ad una vera e propria marginalità. Dobbiamo costruire connessioni ad est ed ad ovest, sia sull’Adriatico che sul Tirreno, collegare Matera con Bari, Potenza e la Basentana con Salerno, facendo della Basilicata una regione cerniera. Dal punto di vista produttivo, le nostre aree industriali devono conoscere un rilancio, i fondi finanziari aggiuntivi devono poter attrarre investimenti interni ed esterni”.
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