Lapenna (Udeur-Pps) su inceneritore Fenice

“In merito alla vicenda del mancato monitoraggio del sito industriale dell’inceneritore Fenice, è iniziato il solito rimpallo di responsabilità, di silenzi e di omissioni tipiche del modo di governare del centro sinistra, dove nonostante l'esistenza di Enti come l'Arpab, creati appositamente per il controllo ambientale e direttori vari lautamente pagati, di fronte a dati a dir poco allarmanti, tutti si professano ignari delle circostanze”. È quanto dichiara il segretario regionale di Udeur- Popolari per il Sud, Sergio Lapenna. “Oggi – afferma – si viene a conoscenza, con grande stupore da parte delle massime Istituzioni della Basilicata che, per quasi 10 anni, l’impianto rilasciava sostanze tossiche e altamente inquinanti senza che si effettuasse alcun controllo, ossia in assoluta assenza di un monitoraggio da parte degli Enti preposti o, peggio ancora, si tenevano nascosti i dati in qualche cassetto”.
“I danni ambientali prodotti dalla mancanza di controlli – aggiunge Lapenna – stanno emergendo in tutta la loro drammaticità, infliggendo un ennesimo colpo alla credibilità della politica, poichè si scoprono nuove fonti inquinanti che deturpando un territorio meraviglioso come quello lucano. Auspico – conclude Lapenna – che la vicenda venga chiarita in tempi brevi con l'individuazione delle relative responsabilità ma, soprattutto, mi auguro che ci sia un'inversione in questo modo di fare politica sempre più lontana dalla gente, ma arroccata per difendere le proprie postazioni di potere, ormai non più difendibili”.

BAS 05

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