“La situazione drammatica giapponese sta evidenziando i seri ed inaspettati pericoli sulle centrali nucleari, anche quelle ritenute più sicure che, di fronte ad eventi imprevedibili, possono rivelarsi una vera e propria minaccia con conseguenze di cui ancora possiamo solo immaginarne la portata”. È quanto dichiara il segretario regionale dei Popolari per il Sud, Sergio Lapenna. “Il problema dell’energia – afferma Lapenna – è attuale poiché il nostro mondo ed il nostro modo di vivere ci richiede sempre più energia ma le fonti sono poche. Ora, prima di pensare ad investimenti sul nucleare che sicuramente richiedono costi elevati, bisogna puntare ed investire su un modello energetico innovativo, pulito, investire su fonti energetiche alternative che non hanno conseguenze così drammatiche. Anche l’Europa sta facendo un’opera di ripensamento mentre trovo che in Italia la polemica sul nucleare mi sembra fuori luogo, non è possibile ostinarsi a portare avanti delle posizioni per partito preso, quando proprio la cronaca recente ci fotografa un territorio a cui basta una semplice perturbazione per far franare il paese, da Nord a Sud. La tecnologia nucleare raccoglie in sé rischi troppo alti, persino i giapponesi, altamente tecnologici, non sanno cosa fare in questa situazione di vera e propria emergenza. Mi domando cosa faremmo in Italia, dove negli ultimi anni basta una semplice pioggia per mettere in ginocchio intere aree o dove eventi sismici ben inferiori a quelli nipponici, provocano conseguenza disastrose. Pensare di poter investire e gestire una o più centrali nucleari – conclude Lapenna- è un rischio che un paese come l’Italia non può permettersi proprio per la particolare fragilità del suo territorio e per la mancanza di una seria attività di pianificazione e di investimenti in un territorio che va tutelato per i cittadini e per l’ambiente”.
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