Lapenna (Pps): politica affaristica fuori dalla sanità

“Gli ultimi avvenimenti di cronaca giudiziaria mettono in evidenza, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come la politica affaristica è presente nella sanità in modo da influire pesantemente sulle scelte che non rientrano o non dovrebbero rientrare nella propria sfera di competenza”. È quanto dichiara il segretario regionale dei popolari per il Sud, Sergio Lapenna.
“Pur trattandosi – afferma Lapenna – solo di una indagine ed essendo, per mia natura, garantista in un sistema dove sussiste la presunzione di innocenza fino a prova contraria, è opportuno focalizzare l’attenzione su un problema ampio che non è solo lucano, ma direi che è un problema comune alla sanità italiana.
Il sistema attuale garantisce alla politica una serie di poteri ed interferenze che hanno gravi conseguenze proprio sul sistema sanitario stesso, sempre meno efficiente, dove i cittadini ricevono servizi di scarsa qualità e la spesa pubblica diventa incontrollabile. E’ urgente ripensare ad un sistema nuovo, poiché quello attuale consente ai politici di premiare le persone secondo la fedeltà politica e non in base al merito o alle capacità strettamente professionali. È indispensabile la separazione tra la responsabilità politica (piani, indirizzi, obiettivi) e la responsabilità di gestione del management pubblico nella sanità. La classe politica ha il solo compito di programmazione, di stabilire gli obiettivi da conseguire, di controllare il grado di conseguimento dei risultati ed intervenire nel caso in cui gli obiettivi non vengono realizzati, oltre che garantire discrezionalità e responsabilità al management pubblico nel conseguimento dei risultati stabiliti nei piani.
Ma nell’applicazione pratica ciò non sempre avviene. Non è possibile accettare che ogni regione non rispetti le regole della separazione delle responsabilità e, tale situazione produce benefici per i politici ed inefficienze per i cittadini sui quali grava il costo della spesa pubblica effettuata senza tener conto in alcun modo dei criteri di economicità di gestione.
E’ urgente e necessario – conclude Lapenna – che la politica intervenga in questo caso, ma solo per realizzare un sistema di autonomia del management che va responsabilizzato sul raggiungimento dei risultati finali ed abbandonare il fenomeno del clientelismo, ancora più deprecabile nella sanità”.

BAS 05

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