“Queste assunzioni sono finalmente gli effetti degli investimenti fatti dalla Fiat. Lo chiedevamo da tempo, da anni. Quello che emerge è che per creare lavoro c'è bisogno di nuovi modelli e di fare investimenti”.
Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Murizio Landini (oggi in Basilicata per intervenire ad un direttivo regionale del sindacato, a Rionero in Vulture, e per partecipare ad un volantinaggio davanti allo stabilimento lucano della Fiat) in riferimento alle assunzioni in corso alla Fca-Sata di Melfi.
Il leader della Fiom, nel corso del direttivo sindacale, ha parlato dei temi del lavoro, dell'accordo siglato alla Sata (ad eccezione della Fiom) che ha decretato il passaggio dai 15 ai 20 turni, ma anche della necessità di ridurre i carichi di lavoro per favorire nuova occupazione.
“Sull'aumento dell'utilizzo degli impianti per far fronte alla richiesta di produzione – ha spiegato Landini – non siamo contrari. Ma aumentare i carichi di lavoro è l'unico strumento possibile? Penso all'accordo che è stato fatto nel Gruppo Volkswagen, a quelli siglati nel gruppo Continental e nel gruppo Carraro. Diciamo semplicemente che se si lavora su più giorni bisogna aumentare le squadre. A Melfi pensare ad una quinta squadra significherebbe far crescere ulteriormente l'occupazione. Vorrebbe dire per gli operai fare meno sabati e meno domeniche, ed una migliore redistribuzione del lavoro. Diminuire l'orario di lavoro a Melfi consentirebbe addirittura di arrivare a 2.500 nuove assunzioni. Da questo punto di vista diciamo: benissimo il lavoro, benissimo gli investimenti, ma allo stesso tempo discutiamo affinché le persone possano durare nel tempo, senza un peggioramento secco delle condizioni, perché aumentare l'orario di lavoro, aumentare la saturazioni, ridurre le pause – ha evidenziato Landini – alla lunga significa peggiorare le condizioni di vita in fabbrica”.
Il segretario Landini si è soffermato anche sulla politiche nazionali per il lavoro. “La strada da percorrere – ha detto – non è quella di rendere più facili i licenziamenti. Bisogna aumentare gli investimenti. A Melfi si è investito ed è aumentato il lavoro. Serve una politica industriale di questa natura. Ridurre i diritti dei lavoratori e rendere più facili i licenziamenti è un errore”.
BAS 05