“Come ogni anno l'otto marzo, al di fuori delle mimose e delle feste, rappresenta un momento di analisi della situazione socio-economico al femminile. L' attuale situazione economica italiana, rappresenta un' evidente crisi sistematica, un malessere generale le cui prime vittime sono le donne”. Lo sostiene Giuditta Lamorte, responsabile welfare e pari opportunità Ugl Basilicata per la quale, in Basilicata il tasso di disoccupazione femminile, già più alto rispetto a quello maschile, eè destinato a crescere ed in maniera direttamente proporzionale calerà anche il tasso di natalità, già a livelli tali (1,2 figli per donna) da non garantire il ricambio generazionale. “Le donne – continua l’esponente Lamorte – fanno quotidianamente i conti con i dati Istat: per ogni figlio che nasce, la famiglia riduce il proprio tenore di vita di circa il 30 per cento e questo ha effetti immediati sulla vita lavorativa della donna. La donna, non avendo a proprio favore adeguate politiche di genere, né un welfare che consideri le necessità al femminile, è costretta ad abbandonare il mercato del lavoro per dedicarsi unicamente alla famiglia che cresce.”
“Le donne rappresentano l'anello debole della catena – conclude la responsabile Ugl – i loro posti di lavoro sono i posti maggiormente a rischio e sarà difficile parlare, nella sistematicità della crisi, di conciliazione famiglia e lavoro, quasi impossibile sarà pensare di restare a casa, uscire dal mondo del lavoro e poi rientrarvi in presenza di un sistema di Welfare che anziché partire dalle esigenze della famiglia, si basa solo ed esclusivamente sulla famiglia ed in particolare sulla donna”.
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