“Si fanno sempre più impellenti le preoccupazioni della Uil di Basilicata, rispetto alla tenuta e alla stabilità dei siti produttivi della FIAT in Italia visto il drammatico andamento del mercato dell’auto. In questo scenario di crisi il nostro pensiero è per la salvaguardia e lo sviluppo del sito produttivo della Sata di Melfi. Lo stabilimento lucano – si legge in unc omunicato della Uil – sconta, più degli altri siti italiani, la fragilità della propria posizione geografica nel mercato globale, il rinvio al 2014 di una programmazione della nuova Punto, la riduzione di 500 milioni di euro di investimenti decisi da Fiat a livello europeo. Tutte queste condizioni non possono far dormire sonni tranquilli a Istituzioni, Sindacati, Partiti e a tutti quelli che, a vario titolo, hanno una responsabilità in questa regione.Il silenzio assordante degli ultimi giorni nuoce pericolosamente alla messa in campo di quelle possibilità per determinare a Melfi il riconoscimento del ruolo manifatturiero nell’automotive che le spetta e che si è guadagnato col saper fare.
“Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici” diceva Martin Luther King e non vorremmo ritrovarci a ripetere le parole del grande difensore dei diritti dei più deboli. Ma nel momento contingente avvertiamo un senso di debolezza determinato non tanto dalle nostre capacità ed ambizioni per una missione produttiva, ma per la “conventio ad excludendum” che biecamente potrebbe caratterizzare le sorti dello stabilimento lucano rispetto agli altri di Fiat sul territorio nazionale.
Occorre intervenire in fretta per lanciare un messaggio chiaro e determinato al mondo della produzione industriale che la Basilicata è pronta a giocarsi tutte le carte possibili, come fece nel lontano 1993 cogliendo la sfida della fabbrica modulare. Come Uil della Basilicata puntiamo alle “convenienze localizzative”, legate alle risorse presenti in Regione, e alla condivisione, tra tutti i soggetti interessati, della costruzione di un “Progetto di prossimità territoriale”.
Solo per questo senso di prospettiva, derivante da merito e capacità acquisite, riteniamo che il gruppo guidato da Marchionne ed Elkann non possa fare a meno del sito lucano. Lo affermiamo oggi e lo ripeteremo nel corso dell’incontro del 31 luglio tra sindacati ed azienda previsto a Torino”.
BAS 05