Anche quest’anno le neomamme che volessero rientrare anticipatamente al lavoro (non fruendo, perciò, del congedo facoltativo retribuito al 30% dall’INPS) possono richiedere un contributo di 300 euro per sei mesi, come previsto dalla legge 92 del 2013, più comunemente nota come legge Fornero. Lo ricorda in una nota il segretario regionale della Uil Fpl, Giuseppe Verrastro. La somma é destinata a sostenere le spese della baby-sitter o dell'asilo nido, quale contributo alla conciliazione vita-lavoro e sostegno alla maternità e al bilancio familiare. Lo scorso anno- ricorda ancora Verrastro – l’erogazione dei fondi è pressoché passata sotto silenzio perché non adeguatamente Su 11.000 neomamme, solo 4.000 sono riuscite a godere dei voucher a disposizione, vale a dire che è stato utilizzato solo il 37% dei fondi disponibili. La UIL FPL ritiene positivo che anche per il prossimo anno siano programmati stanziamenti a sostegno dell’attività lavorativa delle neomamme- dice ancora Verrastro- È necessario, però, che dal Governo pervengano disposizioni per un’informazione adeguata sulla fruizione del diritto da parte delle neomamme, corredata da strumenti più agili per accedere ai fondi. Da parte del sindacato – conclude – occorrerà vigilare affinché la confusione generatasi lo scorso anno non si ripeta e sempre più mamme siano messe in condizioni di poter conciliare, al meglio, la propria attività lavorativa con la cura della propria famiglia.
BAS 05