La Ola su rilascio autorizzazione centrale a gas di Salandra

La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) e l'associazione Ambiente e Legalità portano a conoscenza  – in un comunicato – che con Decreto del Ministero dell'Ambiente del 17 ottobre scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.263 dell'11 novembre 2011 – è stato rilasciato alla società Basento Ambiente Energia srl, con sede legale a Milano  l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la centrale da 400 MW ubicata nel comune di Salandra, in provincia di Matera.
Per la messa in esercizio della centrale è stato espresso dalla commissione Istruttoria IPPC (Parere positivo istruttorio consultivo) il 7 luglio scorso, approvando anche il piano di monitoraggio e controllo definito in sede di conferenza dei servizi del 27 giugno scorso.

"La Ola e l'Associazione Ambiente e Legalità sottolineano – nel comunicato –  che l'AIA positiva è stata rilasciata nonostante la Giunta Regionale della Basilicata – con deliberazione n.1709 del 12 ottobre 2010, pubblicata sul BUR Basilicata n.45 dell'1 novembre 2010 – avesse espresso parere negativo per la realizzazione della suddetta centrale termoelettrica a ciclo combinato, alimentata a gas naturale, esprimendo anche parere VIA negativo. Sorprende constatare che a distanza di un anno la Regione, attraverso un proprio rappresentante, riveda il suo giudizio negativo sulla centrale approvandone l'AIA".

"Dopo la centrale termoelettrica di Pisticci (800 MW) della Sorgenia spa, – proseguono le associazioni –  la centrale di Salandra da 400 MW, proposta dalla società Basento Ambiente Energia srl – che ha ricevuto parere positivo di Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell'Ambiente con Decreto del 7 maggio 2009 – di fatto trasforma la Val Basento in una servitù ed hub energetico per profitti privati. La Ola e l'Associazione Ambiente e Legalità, nel preannunciare la presentazione delle proprie osservazioni, invitano i cittadini di Salandra, quelli della Val Basento, nonché i partiti politici e le associazioni a fare altrettanto entro 60 giorni, ovvero entro l'11 gennaio 2012, in considerazione dei nuovi enormi rischi che si preannunciano per l'ambiente e la salute dei lavoratori e dei residenti. Rischi aggravati dal già gravissimo inquinamento causato in passato dall'industria chimica e da quella energetica che attende, ancora, la necessaria bonifica. La centrale termoelelettrica di Salandra sorge –  denunciano Ola e Associazione Ambiente e Legalità – in un'area contigua ad altri stabilimenti a rischio ed è situata a meno di 500 metri  –  è bene sottolinearlo – dalla prevista centrale di compressione per lo stoccaggio del gas della società, controllata da capitali russi, Geogastock spa, recentemente autorizzata dal Ministero dell'Ambiente".

BAS 05

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