La Basilicata in Sardegna con il teatro di Ulderico Pesce

Il 18 febbraio scorso Ulderico Pesce ha portato i campanacci di San Mauro Forte e Tricarico, e i canti di San Paolo, San Costantino Albanese e Ginestra, utilizzati nel suo Edipo re da Sofocle a Pasolini, nel Teatro Palamostre di Udine. E così la Basilicata "barbarica" e pre cristiana tanto amata da Pasolini e inserita nei suoi film, – si legge in un comunicato diffuso dai promotori dell’evento culturale – è arrivata proprio nella terra che diede i natali al grande romanziere e intellettuale italiano. Ulderico Pesce a fine serata ha ricordato una giovane di Viggianello, Erica Fiore, che due anni fa è morta durante un intervento chirurgico in un ospedale di Udine. Il 19 febbraio lo stesso Pesce ha recitato sempre al Palamostre: "Storie di scorie il pericolo nucleare italiano" che fa rivivere la battaglia di Scanzano Jonico. In sala il Procuratore della Repubblica di Brescia, Nicola Pace, originario di Filiano, che ha condotto le maggiori inchieste sugli incidenti nucleari italiani. Ulderico Pesce ha espresso a fine serata grandi preoccupazioni per la scelta del deposito nucleare delle scorie italiane che, voci sempre più insistenti, individuano nella bellissima Craco in provincia di Matera ed ha ricordato la posizione netta del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo che ha espresso assoluta contrarietà.
Il prossimo 24 febbraio la Compagnia di Pesce sbarcherà in Sardegna dove mostrerà lo stesso Edipo re a Nuoro, Cagliari e Carbonia.

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