L’organismo, presieduto da Rocco Vita (Psi) ha audito il dirigente generale del dipartimento Salute e sicurezza, Domenico Tripaldi, la dirigente del dipartimento Formazione, Assunta Palamone, il legale rappresentante delle Borse Lavoro, Lucia Rosa
E’ tornata a riunirsi nel pomeriggio la IV Commissione consiliare, presieduta da Rocco Vita (Psi). In apertura dei lavori l’audizione del dirigente generale del dipartimento Salute e sicurezza, Domenico Tripaldi, sul Ddl “Rapporti tra Aziende Sanitarie e strutture private accreditate al SSR in materia di obbligo retributivo nei confronti dei dipendenti”.
Tripaldi ha illustrato ai commissari le finalità del disegno di legge “nato nel contesto della vertenza ‘Opera Don Uva’ di Potenza e dalla necessità – ha sottolineato – di dare esecuzione all’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 2 ottobre scorso con il quale si impegnava la Giunta regionale ‘a ricercare ogni utile soluzione, anche di carattere normativo, tale da garantire la continuità dei servizi sanitari nella Regione Basilicata, anche attraverso forme di corresponsione diretta delle spettanze dei lavoratori impegnati presso la sede di Potenza”.
“Il progetto legislativo – ha spiegato – integra una disciplina generale per le ipotesi di inadempienza degli obblighi economici di natura retributiva da parte di tutte le strutture accreditate, finalizzata a stabilizzare il quadro delle relazioni interprofessionali intercorrenti tra Aziende sanitarie locali regionali, strutture sanitarie accreditate e lavoratori dipendenti da queste ultime, nell’ottica della continuità dei servizi resi, a garanzia dei livelli essenziali di assistenza”. Il dirigente generale è poi entrato nel merito dell’articolato che disciplina le condizioni che possono condurre alla sospensione dei pagamenti da parte dell’azienda sanitaria nei confronti delle strutture accreditate e alla successiva diretta erogazione da parte della medesima azienda sanitaria a favore dei dipendenti della struttura accreditata. Il ddl disciplina anche le modalità di attivazione della procedura amministrativa prevista stabilendo, tra l’altro, l’obbligo del preventivo tentativo di riconciliazione.
Sull’argomento diverse le osservazioni e le richieste di chiarimenti da parte dei commissari.
Successivamente, all’attenzione del parlamentino, la delibera di Giunta relativa alla riorganizzazione della filiera di istruzione e formazione in Basilicata. La dirigente del dipartimento Formazione, Assunta Palamone, ha chiarito i punti cardine del provvedimento.
“La spinta data dalla riduzione delle risorse disponibili e dalla necessità di un maggiore avvicinamento alla realtà economica e culturale dei territori – ha spiegato – ha dato luogo a un lavoro di pianificazione di una rete di servizi che, partendo dall’istruzione del primo e secondo ciclo, accompagna il cittadino di Basilicata nel prosieguo del suo percorso formativo e di ingresso nel mercato del lavoro”. Previsto il riordino dell’offerta formativa regionale scolastica alta, specialistica e superiore attraverso la costituzione di Poli formativi; l’attuazione di misure finalizzate allo sviluppo e il rafforzamento dei Poli formativi; l’implementazione di misure tese alla costituzione degli Istituti Tecnici superiore. I Poli assumono la veste giuridica di “consorzi” cui aderiscono soggetti pubblici e privati, mentre gli Istituti tecnici sono ritenuti vettori di sviluppo e di innovazione strategica, anche alla luce delle richieste di professionalità provenienti dal mondo del lavoro.
E’ seguita, poi, l’audizione dell’avvocatessa Lucia Rosa, in qualità di legale rappresentante delle Borse Lavoro, sul prolungamento del contributo regionale previsto per gli Enti nell’assunzione di disabili in attuazione della L.R. n. 26/2011 e della L.R.n. 68/99 e sugli Indirizzi Operativi emanati con D.G.R. n. 451/2012. Rosa ha messo in luce le difficoltà di applicazione della L.R. 26/2001 che comunque, al di là di qualche passo in avanti, non raggiunge l’obiettivo prefissato, quello dell’assunzione e ha sollecitato la dovuta attenzione della Regione sulla questione. Il presidente Vita ha annunciato che sulla questione verranno auditi anche le Province di Potenza e Matera.
Al termine della seduta l’audizione dei Sindaci dei Comuni di Valsinni ,Gennaro Olivieri e Aliano, Luigi De Lorenzo e del consigliere comunale di Tursi, Francesco Ottamano, sul DdL “Norme in materia di beni culturali della Regione Basilicata”. I sindaci, dopo aver ricordato che il Parco letterario è il più antico esempio del naturale legame tra la poesia e i luoghi, i paesaggi, la cultura e la gente, e posto l’attenzione sulla duplice valenza di queste aree di territorio, una che fa leva sulla componente culturale e l’altra che gravita intorno all’aspetto turistico, hanno sollecitato un maggior protagonismo di queste realtà e anche un maggior sostegno economico.
“I Parchi letterari di Isabella Morra, di Carlo Levi e di Albino Pierro – hanno sottolineato i primi cittadini – si trovano in una posizione felice e strategica, vicino alla costa ionica, per cui potremmo svolgere il prezioso ruolo di attrattori turistici”.