Le nuove generazioni sono parte propulsiva della comunità locale e rappresentano una risorsa. L’evoluzione e la crescita individuale di ciascuno è infatti strettamente connessa al contesto sociale e comunitario in cui vive, sia esso il quartiere, la città o l’aggregato comprensoriale. Le risorse che i giovani esprimono, infatti, su scala cittadina, sono elemento di propulsione per il tessuto socioeconomico di un territorio: non c’è crescita e sviluppo sociale senza un coinvolgimento attivo delle nuove generazioni nei processi produttivi, culturali, di cittadinanza. Sono queste le idee espresse dai Giovani di Italia Unica che a Potenza hanno promosso un questionario per raccogliere le opinioni del mondo giovanile e tenuto un incontro con i coordinatori regionale Pietro Sanchirico e cittadino Fabio Dapoto . Innanzitutto al campione (100 under 35) è stato chiesto se l’attuale sindaco De Luca deve dimettersi: 57% sì, 43% no; quale coalizione voteresti alle prossime amministrative: 45% coalizione di destra; 20% coalizione di centro; 15% di sinistra; 15% lista civica; 5% non ha risposto. Bassa la propensione all’impegno diretto: ti candideresti per migliorare la città – 67% no; 33% sì. Poi tante indicazioni sui problemi principali di Potenza visti dagli occhi dei giovani: al primo posto il lavoro (qualificato), a seguire carenza di centri-luoghi di aggregazione, poca cultura e Università “più soddisfacente alla domanda di nuove professioni”, mobilità-trasporti-centro.
“Sono tante le cose nelle quali Italia Unica è diversa. Non si tratta – è il commento di Fabio Dapoto coordinatore cittadino del Partito di Corrado Passera – di una ricerca spasmodica al nuovismo, ma la consapevolezza che il modo con cui i partiti hanno affrontato fino ad oggi il loro impegno nei confronti (ma sarebbe meglio dire al servizio) della cittadinanza, abbia progressivamente allontanato l’opinione pubblica invece di avvicinarla. Il riferimento, in questo caso, è per i giovani. Ad oggi i partiti hanno preferito dialogare con le nuove generazioni attraverso una finta inclusione, fatta di gruppi, sezioni o aree tematiche, provocando inevitabilmente crisi di rigetto tra chi pensa alla politica come a una zavorra e non ad una opportunità. Italia Unica ha provato e prova a rovesciare questo rapporto. Per questo invitiamo i giovani della città ad incontrarci perché ci spieghino come intendono la politica e quale contributo dare. Non un casting o un indottrinamento stile scuola di partito, ma un dibattito aperto e senza filtri. Decideranno loro come e dove dare il loro apporto, sui programmi, la mobilitazione, gli appuntamenti elettorali o la comunicazione. Quello che ci interessa è che non siano governati, ma al governo del partito. Perché Italia unica ha bisogno di energie nuove. Ma che siano vere, non di facciata”.
Per il coordinatore regionale Pietro Sanchirico “i giovani sono la chiave per poter risollevare questo Paese e Corrado Passera crede molto in loro". “Significative – continua – sono le valutazioni dei giovani sulla città che sono in sintonia con le nostre. Il capoluogo di regione sta vivendo una fase buia resa più difficile dalla crisi politica che si è determinata dopo l’avvio di trattative del sindaco De Luca con il Pd. I cittadini non capiscono come si possano affrontare le questioni di governabilità passando da una giunta di centrodestra ad una giunta di centrosinistra con il solo Pd alleato-sostenitore. Meglio tornare alle urna e fare chiarezza per cambiare le cose, sperare in un futuro migliore, più sicuro e sereno. Per fare questo però si ha bisogno dell’impegno e della volontà dei giovani come di tutti i settori generazionali e sociali”.
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