Il consigliere Plb: “ il Protocollo d’Intesa per un interprete Lis all’Unibas è fermo ai blocchi di partenza e occorre recuperare il tempo perduto, dando pari opportunità e comunicazione aperta agli studenti sordi in Basilicata”
Discussa nel question time dell’odierna seduta in Consiglio regionale, l’interrogazione promossa dal consigliere Falotico, sul “Protocollo d’Intesa tra la Regione, l’Università degli Studi della Basilicata e l’Ente Nazionale Sordi regionale”. Protocollo che, sancito con delibera di Giunta risalente ad un anno fa, consente interventi a favore degli studenti dell’Unibas ed il potenziamento di servizi a supporto della didattica universitaria.
“Non posso esprimere soddisfazione in risposta agli argomenti prodotti dal Governo regionale – afferma Falotico – perché questi non lasciano intravedere le dovute operatività e sensibilità da parte dell’Unibas. La notizia data dall’Assessore alla Formazione di un nuovo incontro in calendario non è, quindi, bastevole. Il primo strumento di comunicazione è la parola. Per la comunità dei sordi di Basilicata questa è purtroppo muta. Dovrebbe essere doveroso da parte delle Istituzioni colmare il vuoto che esiste fra i propri cittadini, offrire pari opportunità e rendere il cammino formativo e di vita dei non udenti il meno difficoltoso possibile. Il termine medio era stato rintracciato proprio grazie al Protocollo d’Intesa che avrebbe dovuto consentire la presenza e l’azione di un interprete Lis (Lingua dei Segni) all’interno del nostro Ateneo”.
“E la Regione – spiega Falotico – in ottemperanza alla Legge regionale n. 17 del 5 febbraio 2010, (che contempla la possibilità da parte della Regione di porre in essere iniziative in favore dell’inserimento e dell’integrazione sociale per i sordi con espresso riferimento ‘all’Acquisizione di autonomia nella comunicazione’), ha cercato di promuovere incontri con l’unibas e l’ens (Ente Nazionale Sordi) perché il Protocollo diventasse realtà”.
Nel testo con il quale Falotico ha interrogato il Presidente della Giunta e l’Assessore alla Formazione “si traccia il percorso non certo agevole che, finalmente ad ottobre di quest’anno, sembrava aver trovato per le parti interessate un punto d’incontro e le azioni da compiere almeno per la fase di start up. Un preciso crono programma che avrebbe dovuto portare alla pubblicazione del Bando nel mese di Novembre. Invece, rende noto Falotico, a ridosso dell’incontro sono sorte ulteriori perplessità da parte dell’Unibas, che hanno nuovamente fermato le macchine. E come conferma l’Assessore nella risposta di oggi hanno prodotto solo un nuovo incontro”.
Per questo il consigliere chiede specificatamente quali “le ragioni del mancato avvio delle attività formative previste dalla Deliberazione di Giunta n. 2259/2010, quali azioni si intende porre in essere per assicurare un celere recupero del tempo perduto e una pronta attivazione degli interventi approvati con il sopra richiamato provvedimento e se non sia giunto il momento di rivedere ed approfondire i rapporti con l’Unibas, nel senso di monitorare nello specifico tutte le azioni dalla stessa poste in essere grazie ai finanziamenti ricevuti dall’Amministrazione regionale”.
“La Regione Basilicata rappresenta – sottolinea Falotico – sugli scenari nazionali, dove la Lis è diffusa da decenni, una vera e propria eccezione, perché manca la figura dell’interprete, ancora mai stata formata. Mancano percorsi di realizzazione, certo non imputabili al disinteresse dei sordi. Bisogna – conclude Falotico – lanciare un messaggio rassicurante all’ENS di Basilicata e colmare la distanza fra tutti i cittadini”.