“Il tema dell’interculturalismo, del multiculturalismo e di tutto ciò che riguarda le culture in senso lato sta sempre più diventando prioritario per realizzare un confronto alla pari fra i popoli e le nazioni e per prevenire atteggiamenti e giudizi non sempre adeguati o funzionali al dialogo”.
Tali temi – spiega in una nota Ligia Maria Suarez, presidente dell’associazione – sono il fulcro della missione di “Le Rose di Atacama” da poco costituitasi a Potenza. Il nome è stato ispirato da un famoso libro di Luis Sepulveda, scrittore cileno, che attraverso un’ analisi delle tante microstorie di individui di diverse nazionalità individua quale matrice comune il dialogo e la comunicazione, impegno costante e quotidiano, per prevenire qualsiasi forma di discriminazione o di ghettizzazione delle proprie identità culturali. L’Associazione – sottolinea Suarez – si propone di realizzare attività di inclusione sociale in favore dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo, di promuovere attività sociali che favoriscano e stimolino l’inserimento effettivo di tutti i nativi e migranti nella nostra società lucana. E’ anche a partire dai nuovi migranti, che la società lucana può trovare nuove risorse per un proprio e reciproco sviluppo economico-sociale interno, piuttosto che internazionale. Attraverso attività di cooperazione economica, di solidarietà internazionale tra paesi sviluppati e paesi ed aree svantaggiate, l’organizzazione di servizi ed attività in favore dei migranti;, attraverso la realizzazione di studi, ricerche, convegni ed eventi per facilitare lo scambio interculturale e multiculturale vogliamo creare uno strumento di sviluppo e di scambio comune. Soci dell’Associazione sono migranti e non, residenti in Basilicata. Fra le prime iniziative che l’Associazione ha in progetto vi sono quelle di carattere formativo nelle scuole della Basilicata sui temi della multiculturalità e della progettazione specifica”.
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