Gabriella Cappiello si è collegata dalla Cina (dove erano le 2 di notte) per raccontare la bellezza degli ideogrammi e per regalare pillole di saggezza: "Questa per me è un'esperienza bellissima, mi sono sentita accolta e ho imparato molte cose come avere pazienza e imparare ad aspettare (per la lingua, ma anche per usi e costumi diversi da quelli a cui siamo abituati). E poi ho imparato che non si deve giudicare nessuno al primo approccio". Così si costruisce, secondo la filosofia di Intercultura, l'idea del viaggio per costruire la pace.
Intercultura è stata protagonista di una serata ricca di proposte, riflessioni e momenti creativi anche a Potenza in occasione della settima giornata europea del dialogo interculturale. L'iniziativa, tenuta nel Ridotto del Teatro Stabile, nel capoluogo lucano, è stata intitolata "In viaggio per costruire la pace" ed è stata uno dei cento eventi promossi in contemporanea in tutta Italia e dei 500 in Europa. L'iniziativa è stata promossa dall’EFIL (European Federation for Intercultural Learning) che, per l'appunto, in Italia è rappresentata proprio da Intercultura, Onlus che dal 1955 opera nel campo della formazione interculturale. E' stata una giornata pensata per stimolare l’opinione pubblica a riflettere sui temi dell’educazione interculturale, indispensabile per acquisire una consapevolezza nuova della propria e delle altrui culture e per facilitare il dialogo tra le varie nazioni del mondo. La manifestazione di Potenza ha voluto includere momenti ludici e creativi come ha dimostrato l'attività del laboratorio di pittura “Mi sento un po’ Matisse” di Gabriella Talò e dei giovani writers Yktuss e Tonno. Un messaggio di incontro e di pace espresso con i codici dell'arte. Obiettivo confermato anche dall'intervento musicale della Concert Band Città di Potenza diretta da Paola Guarino. O dalle parole di Bruno Nigro. Il progetto educativo dell’Associazione Intercultura è stato presentato dalla presidente del centro locale Potenza, professoressa Franca Volonnino, oltre che attraverso la testimonianza dei protagonisti: i giovani studenti che hanno partecipato agli scambi internazionali: i ragazzi stranieri che sono ospiti a Potenza, quelli che sono attualmente all'estero, quelli appena rientrati, le loro famiglie e scuole.
Per ricordare il presidente Antonio Guarnieri, scomparso meno di un anno fa, l'avvocato Mimmo Papaleo ha voluto illustrare l’iniziativa del CRAL Acquedotto Lucano con la quale è stata istitutita una borsa di studio Intercultura in memoria di Antonio.
La serata di Intercultura è stata conclusa dal recitativo di "Beslan", un testo di grande impatto emotivo che ricorda la tragedia della scuola di Beslan d'Ossezio dove, per mano di un commando terrorista, ai primi di settembre di dieci anni fa, furono uccise 334 persone. Tra loro 186 bambini. Un messaggio di denuncia, un appello a mantenere la memoria, ma anche la consapevolezza che il viaggio interculturale, come la scuola, sono chiamati a diventare messaggeri di pace. E la pace si costruisce con la reciproca compensione e con la difesa dell'infanzia e dell'innocenza.
L’incontro potentino è stato organizzato e animato dai volontari di Intercultura del Centro Locale di Potenza, che da anni operano sul territorio promuovendone la crescita interculturale; lo fanno inviando ogni anni 1.800 adolescenti a frequentare un periodo di scuola all’estero e a vivere con una famiglia di un altro Paese, ma anche accogliendo altrettanti ragazzi provenienti da tutti e cinque i Continenti, che vivranno un periodo indimenticabile assieme ad una famiglia locale, frequentando una scuola lucana.
Non è certo un'esperienza facile. Conosce momenti di difficoltà e di spavento davanti alla diversità, alla lontananza da casa, alle lingue e ai luoghi ignoti. Ma è attraverso la vittoria di questa sfida i ragazzi protagonisti imparano, con la testa e con il cuore, a conoscere e a rapportarsi con le differenze del mondo. E a diventare migliori.
(ValeSa)
