Inquinanti a Tito Scalo, interrogazione del Gruppo Misto

I consiglieri Mazzeo, Gaudiano e Singetta hanno chiesto di conoscere “se vengano effettuati i rilievi per il monitoraggio degli inquinanti presenti nell’area e di sapere quali iniziative si intendano adottare a tutela della salute pubblica”

“Le notizie di stampa degli ultimi giorni sono particolarmente inquietanti per quanto riguarda inquinanti nell’area di Tito. La sussistenza di particelle carboniose è stata evidenziata in uno studio del Cnr, allarmando le popolazioni per la presenza nell’aria di queste polveri sottili che favoriscono l’insorgere di patologie cardiopolmonari”. E’ quanto affermano i consiglieri del Gruppo misto in Regione, Enrico Mazzeo, Vito Gaudiano e Alessandro Singetta evidenziando che “nell’area di Tito Scalo, inoltre, vi è tuttora la presenza di un'enorme quantità di fosfogessi e, che a seguito di alcuni rilevamenti effettuati, è stata riscontrata la presenza di un metallo alcalino-terroso, il radio 226, con valori evidenziati pari a due volte superiori ai limiti previsti dalla legge”.

“L’esistenza di questi metalli con la grande quantità di fosfogessi nell’area – sottolineano i consiglieri – rappresentano un elevato rischio per la salute umana di un’area altamente antropizzata, tanto che già a partire dal 2005 il Sindaco di Tito firmò ordinanze di divieto di utilizzo delle acque di falda e quelle del torrente Tora. Si ricorda che più di un decennio fa il prof. Mauro Sanna e il dr. Alessandro Iacucci scrivevano: ‘I fanghi presenti all’interno delle trincee sono da classificare rifiuti speciali codice Cer 190804; tali fanghi sono di origine industriale, e non sono fanghi di origine urbana. Questi fanghi, incapsulati all’interno di manti in HPDE, per il loro elevato contenuto di metalli pesanti, visto lo stato di degrado e di cattiva gestione delle trincee in completo stato di abbandono, possono essere causa di inquinamenti diffusi per la sottostante falda, che affiora a breve profondità dal sottosuolo, una volta fuoriusciti dalle membrane stesse’”.

“La situazione – proseguono gli esponenti del Gruppo Misto – a tutt’oggi non è cambiata non essendovi stata alcuna bonifica per cui abbiamo proposto un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore all’Ambiente per conoscere se vengano effettuati, dagli organismi preposti, i rilievi per il monitoraggio degli inquinanti presenti nell’area della discarica di Tito Scalo e in quelle limitrofe, con i dati eventualmente riscontrati. Abbiamo chiesto di sapere, inoltre, quali iniziative si intendano adottare a tutela della salute pubblica, considerato i ritardi accumulati nella messa in sicurezza dell'area interessata e dalla mancata bonifica della vasca fosfogessi del sito di Tito Scalo”.

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