Il vicepresidente del Consiglio regionale lancia un appello affinché si intervenga con urgenza e si provveda a risolvere la questione poiché, a parere dell’esponente dell’Idv, è evidente il pericolo per l’ambiente e per la salute delle popolazioni
“Il problema dell’inquinamento del lago del Pertusillo turba ed inquieta i cittadini della Basilicata”. E’ quanto evidenzia il vice presidente del Consiglio regionale, Enrico Mazzeo sostenendo che “con notevole colpevole ritardo si ha la certezza di una ‘criticità’ già segnalata diverse volte, molto tempo fa, infatti, dalle analisi effettuate è stato riscontrato inquinamento microbiologico, con batteri tipici degli scarichi fognari. Oggi l’Arpab – prosegue Mazzeo – fornisce dati che non sono certamente confortanti, considerato che l’acqua del Pertusillo è destinata alla potabilizzazione e quindi al consumo, tramite l’erogazione in migliaia di abitazioni, sia in Basilicata che in Puglia”.
“La Val D’Agri – afferma il vicepresidente del Consiglio regionale – è un patrimonio dell’intera regione essendo una delle terre più fertili e belle dal punto di vista paesaggistico, tanto da essere considerato un vero e proprio giardino, fornito dalle principali ricchezze naturali; l’acqua è un bene prezioso di quest’area. Oggi, purtroppo, questi luoghi sono stati deturpati dai pozzi petroliferi, oltre che dalle pale eoliche ed è rimasta la pesante ‘eredità’ fatta di smog, scorie, inquinamento e scempi ecologici. Il malfunzionamento del depuratore, ormai obsoleto, come nel caso evidenziato nel comune di Paterno con fuoriuscita di reflui fognari non opportunamente depurati che si versano sul fiume Agri, la cui corrente termina nel lago Pertusillo, penalizza questa zona in maniera ancora più incisiva e procura allarme e preoccupazione nelle popolazioni della nostra regione e non solo”.
“Personalmente ritengo che si sia già perso tempo prezioso per la risoluzione di queste problematiche e sono convinto che – afferma l’esponente dell’Idv – bisogna decidere in tempi rapidissimi, attivando celermente l’impianto di depurazione consortile, che è in fase di collaudo”.
“Il mio appello – conclude Mazzeo – affinché si faccia presto, si intervenga con urgenza e si provveda a risolvere la questione, con la speranza che siano stabiliti tempi certi, poiché è evidente il pericolo per l’ambiente e per la salute delle popolazioni. Purtroppo, anche la politica è stata assente in questi anni, nonostante appelli e sollecitazioni da parte di più di qualche associazione ambientalista. Non è tempo più di ‘parole’ ma di azione e fatti, al di là di schieramenti di parte”.