Inquinamento fiume Noce, interrogazione di Pici

Il consigliere regionale del Pdl intende conoscere “gli esiti degli ultimi controlli effettuati, i depuratori in funzione che riversano nel bacino e quali aziende ed imprese sono autorizzate a scaricare nelle acque del fiume”

Il consigliere regionale del Pdl, Mariano Pici, ha presentato una nuova interrogazione per conoscere “gli esiti degli ultimi controlli effettuati sul fiume Noce in base alla rete di monitoraggio regionale, i depuratori in funzione che riversano nel bacino ed i controlli effettuati sul corretto funzionamento del sistema di depurazione”, ed ancora, “quali aziende ed imprese sono autorizzate a scaricare nelle acque del fiume Noce”.

“Il fiume Noce – fa sapere il consigliere – è il più importante corso d’acqua del sistema montuoso del Sirino – Papa e sottende un bacino di circa 413 chilometri quadrati di cui 306 in Basilicata e la restante parte in Calabria. Numerose sono, però, le denunce di inquinamento del corso d’acqua che destano allarme nella popolazione interessata e preoccupano per le conseguenze negative che possono determinare per un’area a forte vocazione turistica. In particolare – prosegue Pici – preoccupa l’attività illecita di smaltimento di rifiuti nelle acque del fiume e lo stato di funzionamento dei depuratori del bacino del corso d’acqua. E’ necessario procedere ad una ricognizione degli impianti di depurazione e dei punti di scarico autorizzati che interessano il bacino del fiume Noce, per monitorare i punti critici, e porre in essere, d’intesa con gli enti interessati, ogni utile iniziativa per migliorare il sistema di depurazione”.

“Non possiamo avere più dubbi sull’ambiente fluviale del Noce” conclude il consigliere Pici per il quale “qualsiasi possibile causa di inquinamento deve essere eliminata”.

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