Inquinamento del Pertusillo, interrogazione di Venezia

Il consigliere regionale del Pdl prende spunto da un intervista anonima pubblicata sul sito web “Basilicata 24” e chiede al governo regionale se le informazioni sull’inquinamento dell’invaso riportate dalla testata giornalistica sono vere

Da un'intervista anonima del settimanale web “Basilicata 24”, fatta ad una persona che viene qualificata quale dirigente dell'Istituto Superiore della Sanità, “emerge un quadro allarmante sullo stato di salute dell'invaso del Pertusillo e su quanto accade all'interno della Regione Basilicata (non è dato conoscere i responsabili) costretta ad intervenire con pressioni sul medesimo istituto per ‘lasciar perdere’”.

La circostanza viene richiamata in una interrogazione del consigliere regionale del Pdl Mario Venezia, che chiede al presidente della Regione De Filippo e all’assessore all’Ambiente Mazzocco “se siano a conoscenza di quanto esposto; se quanto riferito dalla dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità corrisponda al vero e quali azioni si intendano promuovere in merito alle gravi affermazioni riportate anche in considerazione del diretto coinvolgimento dell’Istituto nel progetto ‘Valutazione dello stato ecologico del lago Pertusillo’; quali informazioni siano in possesso dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Arpab in merito alla situazione attuale delle acque del lago del Pertusillo, se e come si intenda verificarle e assicurarne la massima, dovuta divulgazione”.

“Nell'intervista – spiega ancora Venezia – l'anonima dirigente parla di un invaso eutrofizzato, quindi inquinato, responsabile della morte della fauna ittica per l'arricchimento di sali nutritivi che provocano l'incremento di alghe e piante acquatiche, la generale degradazione della qualità dell'acqua ed altri effetti che ne riducono e precludono l'utilizzo. Si ricorda che la moria di pesci, nella maggior parte dei casi e secondo la medicina ufficiale, è dovuta alla liberazione, in acque inquinate, di ciano-batteri responsabili della paralisi muscolare della fauna ittica, il tutto in relazione al grado di tossicità dell'acqua. L'effetto nocivo è, ovviamente, dose dipendente e, quindi, dannoso per la salute umana”.

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