Il consigliere del Gruppo misto: “l’assessore all’agricoltura venga in Consiglio ad illustrare azioni che nei prossimi 12 mesi s’intendono mettere in campo per impedire che il settore agricolo lucano soccomba di fronte alla crisi”
“L’iniziativa promossa dalla Cia dopo la marcia per il lavoro tenuta da Cgil – Cisl – Uil, unitamente ai presidi promossi dai comitati dei lavoratori in mobilità e Copes, è la dimostrazione che nella nostra regione permane, e forse anche si aggrava la condizione sociale di alcune migliaia di famiglie”. E’ quanto sostiene il consigliere Giannino Romaniello del Gruppo misto che aggiunge: “gli agricoltori della Basilicata giustamente rivendicano il diritto a riscuotere i contributi comunitari che Agea non ha corrisposto a circa il 50% degli aventi diritto, come pure la necessità di accelerare tutte le procedure finalizzate a sostenere il settore, a partire della emanazione dei bandi regionali previsti dal Psr sui primi insediamenti, il sostegno alle produzioni di qualità e quelle biologiche”.<br /><br />“Bandi – prosegue Romaniello – che vanno predisposti con le procedure più semplici possibili, ma finalizzati veramente a chi produce e non a sostenere le rendite dei grandi proprietari terrieri. Inoltre non è più tollerabile che il costo del latte alla produzione sia pagato circa 1/5 di quanto venduto ai cittadini”.<br /><br />Per Romaniello “servono scelte a livello nazionale e regionale concrete, non comizi e proclami come fatto a Matera da Renzi e Pittella. L’assessore all’agricoltura – conclude il consigliere – venga in Consiglio ad illustrare contenuti e cronoprogramma delle azioni che nei prossimi 12 mesi s’intendono mettere in campo per impedire che il settore agricolo lucano soccomba di fronte alla crisi e alle scelte sbagliate dell’Europa che penalizzano l’agricoltura Italiana”.<br />