Soddisfazione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza per il varo delle “Linee di indirizzo sui servizi socio-educativi per la prima infanzia” da parte del Governo regionale
“La Basilicata ha finalmente varato, dopo le nostre sollecitazioni, le ‘Linee di indirizzo sui servizi socio-educativi per la prima infanzia’, il che consente alla Regione di utilizzare nuove risorse finanziarie derivanti dal Fondo sociale europeo per la tutela dei minori da zero a tre anni di età. Uno strumento assai utile che potrà consentire di compiere ulteriori passi avanti, anche ai fini della condizione di vita di bambini che necessitano di una particolare attenzione delle Istituzioni. Mi riferisco a quelli meno agiati. Il 16,5 per cento dei bimbi lucani vive oggi in condizioni di totale povertà”. E' quanto ha dichiarato il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Vincenzo Giuliano, in occasione di un convegno a Sant'Arcangelo che ha visto la partecipazione del sottosegretario, Vito De Filippo, e di numerosi operatori del settore.<br /><br />“In primo piano – ha sottolineato Giuliano – la questione riguardante le ‘sezioni primavera’ e gli asili nido, il vero punto dolente dell'assetto di questo importante settore. Sono i privati – ha fatto notare Giuliano – a gestire le sezioni nella maggior parte dei casi. Pochi, se non inesistenti, gli esempi di strutture pubbliche. Se questo, per un verso, può essere inteso come un dato positivo, per molti aspetti è da considerare negativamente, in quanto le spese di gestione sono assai rilevanti e finiscono per vanificare gli sforzi dei privati stessi. Quest'anno, poi, a causa delle restrizioni imposte ai bilanci pubblici, i gestori non hanno ancora ricevuto le risorse relative all'anno precedente. Manca, inoltre, un bando che dia garanzie per il prosieguo stesso dell'attività e per le immatricolazioni. In tutta la Basilicata sono 54 le sezioni primavera e pochissimi gli asili nido. In forte calo i contributi derivanti dalla macchina pubblica: siamo passati da 900 mila euro l'anno ad appena 200 mila”.<br /><br />“La mia proposta – ha concluso il Garante – consiste nella richiesta almeno di un'anticipazione dell’ottanta per cento dei fondi già spesi. Il restante venti per cento a collaudo avvenuto.<br />L'importanza delle sezioni primavera va ricercata nell'esigenza più generale di un contributo alle famiglie nella fase della prima infanzia. E ciò sia dal punto di vista sociale che sanitario”.