"Sono i fatti concreti, le azioni possibili, la passione applicata e trasformata in lavoro quotidiano vero che possono contribuire a sostenere lo sviluppo economico della nostra regione. La istituzioni non possono costringere l'industria a insediarsi o a non abbandonare il nostro territorio; ciò che possono fare, invece, è investire in infrastrutture e mantenerle efficienti, per rendere il territorio competitivo, più attraente e conveniente." È quanto sostiene il sindaco di Melfi Livio Valvano, intervenendo sulla problematica delle aree industriali del potentino.
"Non è proprio ciò che accade nelle nostre aree industriali. Ascoltando le aziende insediate nell'area industriale di Melfi e vedendo le condizioni di fatto delle infrastrutture esistenti – precisa Valvano – si tocca con mano l'inefficienza e la mancanza di cura che danno la percezione di un territorio ostile, disattento, disinteressato e distratto.
A partire da un sistema idrico incapace nel garantire l'erogazione di acqua potabile nei frequenti momenti di punta, all'assenza di segnaletica, agli impianti di illuminazione carenti e in alcuni punti inesistenti, per finire con l'asse viario a dir poco indecoroso e impraticabile soprattutto nell'area nord.
Un esempio di incuria è, poi, l'impianto di depurazione di S.Nicola di Melfi sospettato di essere fonte di inquinamento e di recente sottoposto a parziale sequestro da parte della Polizia Provinciale.
Eppure i costi di insediamento, i prezzi dei suoli, gli oneri di concessione pagati dalle Aziende al Consorzio ASI e i contributi garantiti dalla Regione – continua Valvano – avrebbero dovuto consegnarci una realtà con risultati diversi. Avremmo dovuto avere a disposizione un'area dove l'industria nazionale, come Fiat, Barilla ed altre, non dovrebbero vergognarsi di trovarsi in un'area dove all'assenza assoluta della cura del verde, allo slalom per le buche si aggiunge anche la frequente mancanza di acqua potabile, nonostante gli elevati costi a carico delle aziende.
Una politica industriale si giova delle grandi strategie, ma deve nutrirsi soprattutto di fatti concreti quotidiani che influenzano la competitività delle industrie ancora in piedi, che fanno fatica a navigare nel mare tempestoso della competizione globale soprattutto se appesantite dalla zavorra di una pubblica amministrazione incapace di stare al passo. Su tali questioni – conclude Valvano – è importante che il Governo regionale intervenga, riorganizzando un sistema incapace di governare le esigenze di un apparato industriale moderno".
bas 07