Industria 4.0, Lacorazza: bene borse di studio dottorandi

Il consigliere del Pd nel ricordare che la scelta è maturata nel corso di una mozione da lui presentata, reputa “necessario creare contesti di qualità nei quali lasciare crescere le imprese che investono in ricerca, formazione e innovazione”

&ldquo;Questa mattina sono state presentate presso la Sala Inguscio della Regione Basilicata&nbsp; le borse di studio per dottorandi nell&rsquo;ambito della strategia di sviluppo industriale denominata &lsquo;Industria 4.0&rsquo;. Questa scelta &egrave; contenuta e maturata nel corso della mozione &lsquo;Basilicata 2019, Lucani 4.0&rsquo; da me proposta e approvata in Consiglio regionale l&rsquo;8 novembre 2016&rdquo;. Lo sottolinea il consigliere del Pd, Piero Lacorazza che spiega: &ldquo;Tutto &egrave; partito dalla necessit&agrave; di incrociare le opportunit&agrave; del programma avviato dal Governo nazionale, ed in particolare dal ministro Calenda, evitando di sommare alle crisi industriali, che generano e hanno generato negativi impatti sociali, il rischio di essere marginali dentro questa prospettiva di innovazione. In questo contesto la nostra Universit&agrave; correva il rischio di essere tagliata fuori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La proposta &ndash; prosegue Lacorazza – mirava e mira a strutturare e coordinare le relazioni con le Universit&agrave; del Mezzogiorno coinvolte nel Piano nazionale Industria 4.0: Bari e Napoli in particolare. &Egrave; evidente che mentre si deve intervenire o prevenire (come nel caso Fca Fiat) crisi industriali &egrave; necessario guardare a ci&ograve; che si muove nel mondo, nella consapevolezza che non &egrave; una Regione che pu&ograve; fare da sola politiche industriali e che Industria 4.0 non &egrave; un bando qualsiasi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;&Egrave; necessario &ndash; conclude l&rsquo;esponente del Pd – intercettare traiettorie e &lsquo;filiere&rsquo; e creare contesti di qualit&agrave; nei quali lasciare crescere e sostenere le imprese che investono in ricerca, formazione e innovazione&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />

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