Il consigliere M5s nel rilevare che la sospensione di Pittella dalla carica di Presidente è disposta non dal 6 ma dal 3 luglio scorso con la conseguenza che gli atti approvati dal 3 al 6 risultino illegittimi, chiede che la Franconi riferisca in Aula
“Dal 6 luglio 2018 il Presidente della Giunta della Regione Basilicata è costretto ad un ‘ritiro forzato’ nella sua abitazione di Lauria, a seguito degli arresti domiciliari notificatigli lo stesso giorno dal Giudice delle indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Matera. A seguito, però, della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 13 agosto scorso decreto a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che dispone la sospensione di Pittella dalla carica di presidente della Giunta regionale e di consigliere regionale della Regione Basilicata, si è materializzata dinanzi agli occhi dei cittadini lucani l’ennesima brutta sorpresa: la sospensione, infatti, è disposta non dal 6 ma dal 3 luglio scorso, giorno in cui l’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip”. Lo rileva il consigliere di M5s, Gianni Perrino.<br /><br />“Questo, di fatto – spiega l’esponente M5s – prefigura la concreta possibilità che tutti i provvedimenti approvati dalla Giunta e dal presidente Pittella (delibere e decreti presidenziali) nel lasso di tempo dal 3 luglio al 5 luglio risultino illegittimi. Trattandosi di diverse decine di atti, tra cui nomine e costituzioni in giudizio, si rende urgente comprendere la portata di tale nefasta eventualità”.<br /><br />“Per questo – conclude Perrino – chiederemo alla vice presidente Franconi che venga a riferire sulla scottante questione nella prossima seduta del Consiglio regionale, per capire in che modo si intende scongiurare o, quanto meno, attenuare questo ulteriore danno di Sanitopoli a spese dei già vessati cittadini lucani”.<br /><br /><br /><br />