Il consigliere regionale chiede al presidente De Filippo se sono vere le notizie riportate nell’articolo che cosa intende fare la Giunta in proposito
“I conflitti di interesse esistono dappertutto in Italia, anche in Basilicata specie attorno al business dell’oro nero della Val D’Agri. Su ‘Il Quotidiano della Basilicata’ è uscito un interessante articolo su una giovane società lucana, la Med.Ing srl di Viggiano, che in meno di due anni è diventata una realtà nei lavori dell’indotto del petrolio. Quale è il punto, verrebbe ora da chiedersi. Ebbene tra i soci della Società Med.Ing srl vi era Grazia Panetta, moglie dell’attuale direttore generale del Dipartimento Ambiente Viggiano, ossia del Dipartimento che da le autorizzazioni per molti settori tra cui anche l’estrazione idrocarburi”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Gianni Rosa.<br /><br />“Certo la signora Panetta ha lasciato le sue quote due mesi fa – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – ma in questi anni la Società Med.Ing srl, che a detta de ‘Il Quotidiano di Basilicata’ non aveva particolari referenze, avrebbe ricevuto una commessa ad alta specializzazione da una delle società nell’orbita Eni ossia il gruppo Cosmi per l’ammodernamento del Centro Oli di Viggiano. Casualità oppure legami che si intrecciano attorno ai milioni di euro del petrolio nero”.<br /><br />“Su questa vicenda ho protoccolato un’interrogazione a risposta scritta al presidente De Filippo per chiedere se tali notizie siano vere e sapere cosa intende fare la Giunta regionale a proposito. Per il sottoscritto rimane una vicenda poco chiara di favori e relazioni ‘pericolose’ vedremo invece che ne pensano gli oligarchi del centrosinistra lucano. Intanto abbiamo una società le cui quote appartenevano alla moglie di un alto funzionario regionale impegnato proprio del settore cui opera l’azienda, che in breve tempo diviene tra le più quotate dell’indotto petrolifero. Misteri lucani. Anche in questo caso cosa ne pensa De Filippo, era informato?”.<br />