Incentivare i giovani professionisti, mozione di Romaniello

La mozione del consigliere regionale del gruppo misto concerne la: “Promozione ed incentivazione dell'affidamento congiunto Esperto- Giovane – Singoli Professionisti non in grado di garantire adeguato fatturato”

Con la mozione si impegnano il Presidente e la Giunta regionale, nell&#39;ambito delle proprie competenze, a sensibilizzare le stazioni appaltanti della Regione Basilicata affinch&eacute; provvedano: &ldquo;all&#39;aggiornamento periodico dell&#39;elenco dei professionisti da inserire negli elenchi di cui al D.Lgs. 163/2006, creando una sezione dedicata ai &lsquo;giovani professionisti&rsquo; e &lsquo;singoli professionisti esperti non in grado di garantire adeguato fatturato&rsquo; senza dipendenti, dove per &lsquo;giovani professionisti&rsquo; si intendono i soggetti iscritti al competente Ordine/Collegio per l&#39;esercizio della professione da meno di cinque anni e/o i soggetti con et&agrave; inferiore a 35 anni, mentre per &lsquo;singoli professionisti non in grado di garantire adeguato fatturato&rsquo; si intendono i soggetti iscritti al competente Ordine/Collegio per l&#39;esercizio della professione senza dipendenti e con un fatturato annuo non superiore a 20.000,00 euro&rdquo;. Si impegnano, altres&igrave; il Presidente e la Giunta regionale a &ldquo;ricorrere al modello dell&#39;affidamento congiunto &lsquo;Esperto-Giovane-Singoli Professionisti non in grado di garantire adeguato fatturato&quot;&nbsp; per gli incarichi di progettazione e direzione lavori&rsquo;.<br /><br />In premessa, Romaniello sottolinea che &ldquo;molti rappresentanti delle professioni tecniche della Regione Basilicata, ed&nbsp;in particolare i giovani professionisti,&nbsp;hanno evidenziato che l&#39;art. 263 del Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti (DPR 207/2010), stabilendo i requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi di partecipazione alle gare dei servizi di architettura e ingegneria, costituisce un elemento di chiusura del mercato dei lavori pubblici ai giovani e/o comunque ai professionisti che non siano titolari di strutture di notevoli dimensioni, in grado di garantire adeguato fatturato (degli ultimi anni) e un numero notevole di dipendenti. Tale dispositivo &ndash; continua Romaniello – determina di fatto una chiusura del mercato alle giovani professioni dalle dimensioni allarmanti nel momento in cui la crisi economica, che ha particolarmente colpito il settore dei lavori pubblici, ha impedito alla stragrande maggioranza di professionisti di conseguire e/o di conservare il possesso di tali requisiti, determinando il rischio che il mercato dei lavori pubblici sia sempre pi&ugrave; riservato ad un numero molto limitato di soggetti erogatori di servizi tecnici professionali. Per comprendere la gravit&agrave; della situazione &ndash; sottolinea – basta fare riferimento alla tabella di sintesi dei dati censiti dall&#39;Agenzia delle Entrate, nell&#39;ambito degli studi di settore per l&#39;anno 2011 (redditi 2010) da cui si desume che su 141.618 contribuenti esaminati dall&#39;Agenzia delle Entrate solo 1.983 hanno fruito di un numero di collaboratori (addetti) superiore a 5, per una percentuale pari all&#39;1,4 per cento.. Ci&ograve; significa che nelle gare, per le quali la stazione appaltante ha fissato un numero di unit&agrave; stimate superiore a cinque (che sono la stragrande maggioranza delle gare che vengono bandite sul territorio nazionale), si &egrave; registrata di fatto una chiusura, per l&#39;accesso di strutture professionali al mercato dei lavori pubblici, mediamente pari al 98,6 per cento&quot;.<br /><br />&ldquo;Tutto questo &ndash; rileva il consigliere – contrasta in modo palese con i principi comunitari sulla libera concorrenza e sulla necessit&agrave; di aprire il mercato alle Piccole e Medie Imprese ed ai piccoli e medi operatori economici; l&#39;articolo 263, in particolare il comma 1, lettera a), fissando in modo automatico il fatturato degli ultimi cinque anni, quale requisito per l&#39;accesso alle gare per l&#39;affidamento di servizi di architettura e ingegneria, contrasta in modo evidente con l&#39;articolo 41, comma 2 del Codice dei Contratti (D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.), che cos&igrave; recita: &lsquo;Art. 41, comma 2 – Capacit&agrave; economica e finanziaria dei fornitori e dei prestatori di servizi: &quot; (…) Sono illegittimi i criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti di accesso connessi al fatturato aziendale (…) &quot;. Di recente &ndash; ricorda Romaniello – con nota del 20 maggio 2014 l&#39;Avcp ha chiarito che le stazioni appaltanti, nella definizione dei requisiti di capacit&agrave; tecnico-organizzativa ed economico-finanziaria, devono applicare l&#39;articolo 41, comma 2 del Codice, secondo cui &lsquo;(…) Sono illegittimi i criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti di accesso connessi al fatturato aziendale (…).&nbsp; E&rsquo; necessario &ndash; a parere di Romaniello – aprire il mercato del lavoro ai giovani professionisti della Basilicata, oggi esclusi dalla maggior parte degli incarichi delle stazioni appaltanti regionali. Soprattutto in un territorio come quello della Basilicata, &egrave; necessario poter aiutare la sopravvivenza e la partecipazione di tanti singoli professionisti che non sono titolari di strutture di notevoli dimensioni, non sono in grado di garantire adeguato fatturato (soprattutto negli ultimi anni) e senza nessun dipendente, nonch&eacute; oggi esclusi dalla maggior parte degli incarichi delle stazioni appaltanti regionali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Questa situazione &ndash; rimarca il consigliere del gruppo misto – riveste carattere di urgenza, in quanto le stazioni appaltanti, nella predisposizione dei bandi per gli affidamenti di servizi tecnico professionali, continuano a prevedere sistematicamente criteri che limitano l&#39;accesso ai giovani professionisti. Incentivare il meccanismo proposto dal mondo delle professioni significa dare la possibilit&agrave; ai giovani professionisti di intraprendere un percorso professionale e lavorativo offrendo loro, nel contempo, un momento di crescita basato sul confronto tra vecchie e nuove generazioni&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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