L’esponente Pdl-Fi, che aveva denunciato “le evidenti irregolarità commesse in occasione della procedura selettiva per il conferimento delle posizioni organizzative”, critica la decisione del direttore di attribuirle solo sulla base dei titoli
“Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza non conosce o, peggio ancora, finge di non conoscere la differenza che intercorre tra il concetto di opportunità e quello di legalità”.<br /><br />E’ questo il commento del presidente del Gruppo Pdl – Forza Italia in Consiglio regionale Michele Napoli, dopo la decisione del manager che “non riuscendo a garantire il regolare svolgimento della procedura di selezione diretta al conferimento di 32 incarichi di posizione organizzativa presso il nosocomio potentino sulla base del principio di legalità – aggiunge il capogruppo del Pdl-Fi – ha pensato bene di aggirarla, invocando il principio di opportunità e attribuendo le agognate posizioni organizzative solo sulla base dei ‘titoli’.<br /><br />Napoli si riferisce alla determinazione n. 14 a firma del direttore generale del San Carlo, che a suo parere “è un becero tentativo di riparare alle evidenti irregolarità commesse in occasione della suddetta procedura selettiva dove i vincitori sono stati indicati prima della scadenza dei termini per esperire la procedura di selezione e addirittura prima della scadenza dei termini per la presentazione delle relative candidature”.<br /><br />“A prescindere dai rilievi in ordine alla legittimità dell’atto, che sarà valutata nelle sedi competenti” Napoli ha posto l’accento “sul carattere personalistico che traspare dalla gestione dell’intera vicenda, retaggio di una cultura medievale che stride con i tempi oltre che con il rispetto delle regole e della dignità dei lucani”.<br />