In merito alle misure te varate dal governo Letta per l'abolizione dell'Imu, Nicola Vertone del direttivo Anci Basilicata e sindaco di Banzi, evidenzia che “Questa operazione ha molti vantaggi perché non grava strutturalmente sui conti dei cittadini”, tuttavia “La cosa strana è che non si comprende, o peggio, non si vuole comprendere che dal 2014, invece, si riparte con un nuovo prelievo che sarà pagato da tutti i proprietari di immobili senza eccezione e da coloro che abitano una casa o utilizzano un immobile per produrre beni e servizi e che producono rifiuti (anche sulla prima casa). Sarà un imposta che in sostanza sarà una fusione tra Imu e Tares che, purtroppo, non esclude dal pagamento la prima casa”. “Ritengo – aggiunge Vertone – che nel 2014 potranno ancora essere messe in campo operazioni di rilancio dell'economia a partire dalla abolizione (almeno nei piccoli Comuni, cosa auspicata già per il 2013) o un forte allentamento del patto di stabilità dei comuni che in questi anni ha creato non pochi problemi agli Enti Locali e Regioni ed alle imprese. La speranza dei Sindaci invece è che il provvedimento possa garantire ai comuni lo stesso gettito Imu presunto iscritto in bilancio alle aliquote deliberate. Senza questa compensazione – conclude – la finanza locale per i nostri Comuni e Province andrebbe a picco e gli effetti del decreto sarebbero a dir poco devastanti al punto che saremmo costretti, per trovare risorse, ad alzare la pressione fiscale su addizionali e tariffe”.
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