Imprese, Pensiamo Basilicata su dibattito Patto stabilità

"Il dibattito consiliare sui vincoli del Patto di stabilità, sviluppatosi lunedì 28 maggio, individua una possibile direttrice verso cui orientare congiuntamente gli sforzi nel tentativo di superare i problemi e dare ossigeno alle imprese". Questo il parere delle organizzazioni imprenditoriali “Pensiamo Basilicata”, che – si legge in una nota congiunta diffusa dal coordinatore Paolo Laguardia –  "hanno condiviso la gran parte dei contenuti di una discussione che tuttavia, presentando elementi emersi nell'incontro con i capigruppo e anticipati dalla relazione di De Filippo, si sarebbe potuta già consumare durante il Consiglio regionale di martedì 22 maggio, visto lo stato di estrema difficoltà in cui versano le imprese e la conseguente necessità di accorciare i tempi delle risposte.
Il Consiglio, partendo dalle sollecitazioni delle Pmi lucane – che sono la stragrande maggioranza del tessuto imprenditoriale – ha chiesto, attraverso il presidente della Giunta regionale De Filippo, di sostenere a vari i livelli una proposta comune per liberare quote di Patto. I rappresentanti di “Pensiamo Basilicata” ribadiscono a tal proposito la volontà di fare la propria parte, intercedendo presso le rispettive organizzazioni nazionali, per superare una situazione in cui, come da tempo sostengono, è indispensabile l'impegno sincrono e unidirezionale di tutti i soggetti in campo.
Nel prendere atto della decisione della Conferenza dei capigruppo di spostare la discussione nella competente Commissione, per gli opportuni approfondimenti tecnici e per condividerla con le associazioni imprenditoriali, queste ultime auspicano una convocazione rapida e che in tale sede si arrivi con numeri precisi e proposte chiare onde procedere celermente alla stesura del documento definitivo, che non può prescindere dal ritiro della delibera di giunta regionale n. 222 del 2 marzo 2012 per sbloccare i pagamenti e che sia poi in linea con le indicazioni del Consiglio regionale: escludere dal Patto le royalties del petrolio e i fondi per la ricostruzione; garantire maggiori risorse ai Comuni e alle Province; ridurre la spresa pubblica; alleggerire con una moratoria decisa la pressione del credito, il problema che al momento asfissia maggiormente le imprese, imputando gli interessi alla Regione".

BAS 05

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