La legge regionale n. 30/2016 che disciplina le attività di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici degli edifici pubblici e privati, al fine di sostenere il contenimento dei consumi energetici e promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici stessi, necessita di disposizioni operative chiare e concordate con la categoria degli artigiani termoidraulici. E’ quanto ribadito oggi a Potenza in un’assemblea promossa da Confartigianato con la presenza di dirigenti regionali – Antonio Miele, Rosa Gentile, Tonino Gerardi – di Potenza e di Matera e delle aree territoriali. All’incontro – si legge in una nota – hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente Pietrantuono, il presidente della Terza Commissione Robortella e il presidente del Comitato Artigiancassa Gesualdi. Con il dettato normativo – è stato sottolineato – si definiscono le modalità per garantire il corretto esercizio degli impianti termici e lo svolgimento delle previste attività di controllo, accertamento e ispezione in maniera uniforme su tutto il territorio regionale. Gli accertamenti e le ispezioni vengono delegati alle Province di Potenza e Matera, autorità competenti anche per i Comuni con più di 40 mila abitanti che possono affidare direttamente il servizio ad uno o più organismi esterni che posseggono le caratteristiche previste dalla legge. Prevista, tra l’altro, l’istituzione del Catasto unico regionale degli impianti termici degli edifici che sarà fruibile on-line, all’interno del quale gli utenti registrano gli impianti secondo le indicazioni della Regione. La Categoria degli Impiantisti termo-idraulici aderenti a Confartigianato Imprese – che ha promosso la campagna “caldaia sicura” – ha deciso la costituzione di un gruppo di lavoro per definire una serie di proposte in direzione della semplificazione delle procedure, dei compiti tecnici affidati ai professionisti e al contrasto dell’abusivismo e per sgravare le pmi artigiane di anticipazioni di spese per l’acquisto dei bollini. Secondo uno studio di Confartigianato in Basilicata il consumo di energia elettrica (dati Terna 2015) è di 4.456 kWh/abitante di cui 868 kWh/abitante ad uso domestico. I gigawatt consumati nel 2015 (2.562,1) sono poco meno della metà nell’industria (1.065,5 in provincia di Potenza), seguita dal terziario (352), domestico (498,9). Sempre secondo Confartigianato, le imprese attive nel settore degli impianti di riscaldamento sono 425 di cui 401 si occupano di installazione impianti. Un numero decisamente soddisfacente. Di qui – riferisce Tonino Gerardi, direttore Confartigianato – la decisione assunta dalle associazioni di categoria della filiera impiantistica di realizzare il tavolo di coordinamento volto all’avvio di azioni comuni sui principali temi che interessano il settore. Obiettivo del tavolo la necessità di definire politiche comuni per lo sviluppo di una filiera impiantistica che sia garante di qualità e professionalità nei confronti della committenza. In particolare, sono state identificate come prioritarie azioni ed iniziative volte a: favorire l’applicazione e l’interpretazione uniforme delle principali normative tecniche afferenti il settore; operare per contribuire alla piena qualificazione della Filiera, quale “sistema” in grado di garantire qualità e valore aggiunto anche attraverso percorsi di formazione puntuali e complementari all’interno delle rispettive categorie rappresentate; rafforzare la visibilità e riconoscibilità degli operatori della filiera, dai produttori ai distributori, alle imprese impiantistiche come portatori e interpreti dei valori trasparenza, correttezza, garanzia di qualità e professionalità condivisi dall’intero “sistema”. “Nella fase attuale di cambiamenti strategici nel Comparto Casa – commentano Antonio Miele e Rosa Gentile – occorre incrementare il dialogo con le istituzioni per richiamare l’attenzione sull’opportunità di un quadro normativo più snello ed efficace che agevoli le potenzialità di crescita del settore, con le evidenti ricadute positive per il sistema economico del Paese. Collaborare, sia sul fronte della pubblica amministrazione e sia con soggetti e istituzioni che rientrano nell’ambito di filiera, è l’unico modo per affrontare il mercato. È inoltre nostro dovere proteggere la professionalità della piccola impresa, monitorando costantemente le pratiche commerciali scorrette delle lobby della distribuzione con l’obiettivo di porvi un freno”.
Bas 05