Un’occasione preziosa di integrazione e confronto, “giocata” su un campo di calcio e che ha visto incontrarsi l’Ordine degli Psicologi e l’associazione Optì Pobà.
A disputare l’amichevole le due rappresentative di calcio, la Nazionale Psicologi (guidata dall’allenatore Marenco) e la squadra dei Migranti di Basilicata Optì Pobà (guidata dal presidente Giuzio), terminata con il risultato di 2 a 1 a favore dei secondi.
L’iniziativa si è svolta lo scorso sabato 7 maggio presso lo stadio Viviani di Potenza, con ingresso gratuito e che ha avuto ampio successo di pubblico.
“Una società che si dice civile non può prescindere dai valori dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’ascolto. Questa l’attività che i professionisti psicologi hanno inteso rappresentare sul territorio lucano, che come gli altri ha accolto numerosi rifugiati e richiedenti asilo, divenendo punto di riferimento per ottemperare ai bisogni di molte persone che lasciano la propria terra martoriata dalla guerra e che vivono di fatto disagio e problematiche di inserimento in nuove società”- ha commentato la dott.ssa Luisa Langone, presidente dell’ordine degli Psicologi di Basilicata.
Così Francesco Giuzio, presidente dell’associazione Optì Pobà: “Il nome e l’idea del gruppo nascono contestualmente e derivano da un’uscita infelice del direttore della FGIC Tavecchio che gli è poi costata una squalifica. Una squadra con soli rifugiati e richiedenti asilo ha portato alla costituzione in associazione che allo stato attuale garantisce corsi di lingua italiana, piccoli lavoretti laddove sia possibile, sistemazione in luoghi decorosi, assistenza legale gratuita, assistenza psicologica. Non ci vogliamo sostituire agli enti preposti, né essere alternativi, bensì complementari. L’iniziativa organizzata in collaborazione con l’ordine egli Psicologi è per noi un catalizzatore del processo di integrazione, serve a creare fiducia, a dare il senso della protezione e dell’accoglienza più reale. La squadra attualmente conta circa 50 soggetti che si sono esibiti in un momento ludico ricreativo di condivisione più ampia e di vetrina. I presupposti per un percorso sinergico e cooperativo ci sono tutti e noi siamo ben lieti di avvalerci del prezioso aiuto dei professionisti psicologi che in più occasioni ci sono già giunti in soccorso e auspichiamo si possa agire anche in fase di prevenzione”.
La dott.ssa Blasi, Presidente Commissione Pari opportunità: “La commissione ha un ruolo particolare, far rispettare l’articolo 3 della Costituzione. Tentiamo di dare valore alla differenza in una democrazia vissuta per intero. Abbiamo paura del diverso, ma tutti lo siamo sebbene uguali nei diritti”.
Il dott. Lovaglio, in rappresentante dell’assessore Franconi: “Il Dipartimento prende il nome di “Politiche per la Persona”. Questo la dice lunga sul fatto che l’uomo non è solo in virtù della sanitarizzazione. Siamo stati la prima regione ad aprire a Luglio ambulatori per visite gratuite per i nostri ospiti. Siamo in attesa dell’approvazione dei Piani Sociali e sarà redatto un Manuale delle strutture socio sanitarie (un input funzionale e strutturale).
Il dott. Paternò, presidente dell’ordine dei Medici: “Un ringraziamento speciale alla dott.ssa Langone per questo invito. La lodevole iniziativa promossa è un modo per coniugare integrazione e accoglienza tramite lo sport. Troppo spesso dimentichiamo ciò che fecero i nostri nonni, anni fa. Ora tocca a noi, coinvolgere quanti arrivano nella nostra terra nella società. Si tratta di persone disperate, l’accoglienza è doverosa. Come ordine abbiamo predisposto da tempo degli ambulatori, il più delle volte ospitati nelle chiese. Contiamo di allargarla tipologia di assistenza, proprio grazie al contributo dell’ordine degli Psicologi”.
Il dott. De carlo, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto: “Un piano si compone di diritti e doveri, la non comprensione porta necessariamente al corto circuito. Per questo, riteniamo che anche la consulenza psicologica per i legislatore sia fondamentale. La conoscenza “mediata” da professionisti può agevolare il “contatto” tra mondi differenti. La partita su un solo rettangolo verde ha dimostrato che siamo esattamente tutti uguali”.
Il dott. Marenco, allenatore della Nazionale Psicologi: “Il lavoro non basta a completare il processo di integrazione. È fondamentale l’approccio ludico. Se io gioco con te, ti riconosco come persona, ti incontro su un pari livello di dignità, le etichette cadono. Per la comunità degli Psicologi questa opportunità manifesta una precisa scelta etica”.
Il dott. Giardina, presidente consiglio nazionale psicologi: “La nostra è una professione moderna al servizio del paese. Non esistono confini in una società come la nostra che è essenzialmente liquida. La partita si inserisce in un clima codificato, il paese risponde così come le istituzioni. Un plauso alla dott.ssa Langone che ha messo su una catena virtuosa e perché grazie agli sforzi organizzativi dell’ordine lucano si è riusciti a dare significato a un’intera regione, a un territorio all’insegna della partecipazione più diffusa. E un ringraziamento ai colleghi che hanno accettato di “mettersi in gioco”, giungendo a Potenza, da tutta Italia”.
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