All’indomani dei tragici eventi nel canale di Sicilia torna all’attenzione dell’organismo la proposta del governo regionale sulle iniziative di accoglienza e tutela degli immigrati
Torna all’esame della quarta Commissione il disegno di legge della Giunta sulle “Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati”. Al termine della seduta di oggi il presidente Luigi Bradascio ha annunciato che l’organismo ne discuterà nella prossima riunione in programma giovedì 23 aprile. Bradascio, che si è detto molto colpito dai tragici eventi verificatasi negli ultimi giorni nel canale di Sicilia, ha anche invitato quanti lo ritengono a proporre i propri contributi sul disegno di legge dopo quelli già depositati dai gruppi consiliari del M5s e di Lb-Fdi e dall’associazione Tolbà.<br /><br />Il disegno di legge ha l’obiettivo di aggiornare il quadro regolativo sull’immigrazione definito dalla legge n.21 del 20 aprile 1996, prevedendo strumenti di programmazione adeguati ai nuovi fenomeni migratori e mettendo a sistema in maniera integrata gli interventi di accoglienza, tutela ed integrazione, raccordando i soggetti istituzionali e associativi coinvolti nei processi di inclusione. “La presenza sul territorio di enti pubblici e Ong che operano per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti rende necessaria – si legge nella relazione al provvedimento – la creazione di un sistema integrato (Sirm) che metta a valore informazioni, risorse, buone pratiche. Il sistema integrato genera a sua volta reti tematiche trasversali che non si limitano al settore dell’assistenza sociale, ma che intersecano i campi della formazione, dell’inserimento lavorativo, dell’istruzione e dell’edilizia pubblica per garantire concreti ed efficaci processi di inclusione”. Prevista l’istituzione della Conferenza regionale per i migranti, del Registro regionale delle associazioni e degli enti per i fenomeni migratori e del la Consulta regionale per i cittadini stranieri migranti e rifugiati. Previsti inoltre sportelli informativi ed il Registro regionale dei mediatori culturali “al fine di disporre di soggetti specializzati ed in possesso di specifici requisiti per l’erogazione di servizi di mediazione, accompagnamento e orientamento dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati, nonché per facilitare i loro rapporti con le istituzioni, pubbliche e private, e l’accesso ai servizi e alle prestazioni in diversi ambiti”.<br /><br />“Al giorno d’oggi – si legge nella relazione al provvedimento - le migrazioni hanno assunto connotati a carattere sempre più globale, diventando l’effetto drammatico della crisi geopolitica ed economica che investe moltissime nazioni in deficit di libertà democratiche e di sviluppo. Questo arretramento progressivo con tutto il suo campo di disparità e diseguaglianze ha animato ed anima con flussi continui e consistenti le rotte europee del Mediterraneo e con esso anche dell’Italia, considerata ormai una sorta di porta d’ingresso, destinataria di transito, ma anche delle speranze di una moltitudine inquieta e sofferente di persone. La proposta normativa considera come destinatari non solo i cittadini stranieri migranti, ma allarga le proprie disposizioni ai rifugiati e richiedenti diritto d’asilo, nella voluta prospettiva di favorire lo sviluppo di interventi tesi ad agevolare processi positivi e partecipati d’integrazione e di trasformare la diversità di provenienza di lingua e di cultura, in una concreta opportunità di crescita sociale ed economica per i nostri paesi”.<br /><br /><br />