Ila Laterizi, M5s: applicato il principio di precauzione

Per Perrino e Leggieri “bisogna che si prenda atto del fatto che il diritto alla salute non è negoziabile con alcunché semplicemente perché ha un valore inestimabile”

&ldquo;Aveva destato molta preoccupazione la notizia dell&rsquo;inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Firenze, secondo la quale Scianatico laterizi di Genzano di Lucania e Ila laterizi di Borgo Venusio, sarebbero coinvolte in una rete per lo smaltimento abusivo di materiali pericolosi &lsquo;camuffati&rsquo; da rifiuti ordinari, buoni per costruire mattoni e per essere utilizzati come riempimento. Come M5S avevamo presentato una mozione per impegnare la giunta a sospendere, con effetto immediato, le autorizzazioni integrate ambientali e le eventuali altre autorizzazioni rilasciate dai competenti uffici regionali alle due societ&agrave;. Apprendiamo in questi giorni che nella riunione della Giunta regionale del 12 gennaio 2018 &egrave; stata approvata una delibera che sancisce la sospensione dell&#39;autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento Ila Laterizi&rdquo;. E&rsquo; quanto affermano i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino e Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;I motivi &ndash; aggiungono – sono elencati nella premessa della delibera ed evidenziano una serie di irregolarit&agrave; e inottemperanze alle prescrizioni emerse a seguito di un controllo del 27 giugno 2017. Si fa riferimento a eccessiva formazione di polveri negli spiazzi dell&rsquo;opificio, al riscontro di depositi di big – bags (es. pet-coke) lacerati che disperdevano il contenuto nonch&eacute; al trattamento non conforme alle norme degli scarti di produzione. Nei mesi successivi, a seguito di un batti e ribatti di diffide regionali e controdeduzioni da parte dell&rsquo;azienda, la Regione ha deciso di sospendere le attivit&agrave; dell&rsquo;opificio per 45 giorni. Ora &egrave; importante mantenere alta l&rsquo;attenzione e non cadere nella solita trappola del ricatto occupazionale: il &lsquo;principio di precauzione&rsquo; su cui poggia la delibera &egrave; un dettame sacrosanto, troppo spesso bistrattato da controllori e controllati. Bisogna che si prenda atto del fatto che il diritto alla salute non &egrave; negoziabile con alcunch&eacute; semplicemente perch&eacute; ha un valore inestimabile. Questi dovrebbero essere concetti ben chiari ai gruppi imprenditoriali che decidono di investire sul territorio della capitale europea della cultura 2019 e della Basilicata intera&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su: