Farà tappa da domenica 3 a martedì 5 aprile a Potenza il tour del Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che sta completando il suo viaggio per la Penisola per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita.
Il Treno Verde sarà in sosta al binario 1 della stazione centrale di Potenza, fino a martedì 5 aprile. La mostra itinerante sarà aperta domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 per il pubblico; mentre il lunedì e il martedì l’apertura dalle 9.00 alle 13.00 è riservata alle sole classi prenotate. Primo appuntamento domenica dalle 9.30, con la biciclettata contro le trivelle. Nel pomeriggio, dalle ore 17, a bordo del convoglio ambientalista la presentazione del dossier “Il futuro oltre il petrolio. Scenari e proposte per uscire dall’era fossile” a cura di Legambiente Basilicata Onlus. Parteciperanno il presidente ANCI Basilicata Salvatore Adduce e l’Arcivescovo metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo monsignor Salvatore Ligorio e Vittorio Cogliati Dezza della segreteria nazionale di Legambiente.
Dopo l’edizione speciale dello scorso anno dedicata all’agricoltura di qualità in occasione di Expo Milano, quest’anno il convoglio ambientalista tornerà ad occuparsi di inquinamento atmosferico e acustico attraverso un nuovo ed innovativo monitoraggio (su rumore e inquinamento atmosferico) per informare i cittadini sul tema; ma anche per promuovere tante buone pratiche a partire dalle città, sempre più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog. Ma si darà spazio anche e soprattutto alle esperienze virtuose anti-smog messe in atto intanto da quei Comuni che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile. Tra queste c’è la green station di Potenza (che da stazione impresenziata, grazie ad un progetto di recupero ambientale e sociale promosso da Legambiente e dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), è tornata a vivere diventando un luogo di incontro e socialità, ma anche un centro per la sostenibilità e l’educazione ambientale, un presidio culturale e sociale e una fucina dell’economia civile).
A bordo del convoglio ambientalista non mancheranno, infine, approfondimenti e riflessioni sull’economia civile e su smart cities ed ecoquartieri, entrambi caratterizzati da una partecipazione sempre più attiva dei cittadini ai cambiamenti, da servizi più adeguati e un trasporto pubblico e ciclopedonale sicuro ed efficiente. In Italia l’esperienza, ad esempio, di Milano e quella delle sorelle europee stanno dimostrando come gli ecoquartieri siano un modello per il futuro delle città europea.
Novità 2016 – In questo viaggio, il convoglio ambientalista si avvarrà di una nuova collaborazione, quella con VALORIZZA brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR, per realizzare un monitoraggio scientifico (rumore e inquinamento atmosferico) in postazioni fisse e itineranti. Grazie ad una strumentazione portatile in ogni città vengono misurati in continuo i valori di PM10, PM2,5 e PM1 e di rumore. I dati saranno confrontati anche con i rilievi eseguiti con una centralina fissa che rileverà la qualità dell’aria, su diversi parametri, per tutta la durata della tappa. Due sono gli obiettivi principali: scattare un’istantanea del quartiere preso in esame, mettendo in evidenza le differenze di esposizione all’inquinamento nei luoghi più frequentati del quotidiano e sui percorsi abitudinari necessari per gli spostamenti (parchi urbani, aree perdonali, strade trafficate o percorsi casa scuola); informare in tempo reale i cittadini attraverso la pubblicazione dei risultati del monitoraggio sul portale www.trenoverde.it facilmente accessibile e consultabile. La mappatura realizzata sarà, quindi, la base da cui partire per ragionare sulle criticità e sulle soluzioni per migliorare la qualità dell’aria, la mobilità e il benessere, ma anche per definire le priorità degli interventi urbani utili alla pianificazione e alla progettazione di smart cities. Sempre sul portale trenoverde.it è disponibile l’innovativo sistema Hopes (Home Pollution Embedded System), un prototipo messo a punto dal Dipartimento di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica dell’Università Sapienza di Roma a cui è possibile collegarsi per vedere in qualsiasi momento la qualità dell’aria durante i giorni della tappa del Treno Verde. Si tratta di un sistema che consentirà al cittadino, una volta a regime, di conoscere in tempo reale i livelli di inquinamento nella propria zona.
Oltre al monitoraggio, cittadini e studenti, come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze, ognuna dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della rigenerazione urbana, attraverso la partecipazione dei cittadini.
La prima carrozza è dedicata al mondo: qui il visitatore potrà leggere e scoprire i tanti planisferi interattivi, installati sulle pareti del vagone, per capire insieme i fattori legati ai mutamenti climatici e le conseguenze che causa il surriscaldamento globale. La “città” sarà, invece, il tema della seconda carrozza incentrata sui centri urbani per parlare di quelle città che hanno raccolto la sfida della rigenerazione urbana e hanno puntato su energia pulita, mobilità dolce, edilizia sostenibile. Dalle città agli ecoquartieri il passo è breve, per questo la terza carrozza e la quarta carrozza saranno dedicate rispettivamente ai quartieri a basse emissioni e ad alta qualità di vita e ai condomini, dove i cittadini sono sempre più smart. Tra le esperienze raccontate in quest’ottica – a dimostrazione che anche il riscaldamento può essere sostenibile – c’è quella dell’Istituto Ipsia Zanussi di Pordenone che da oltre cinque anni si avvale della caldaia ad alta efficienza Tina (una pompa di calore elettrica che utilizza fonti rinnovabili fornendo calore a 80°C), realizzata dall’azienda Teon, per riscaldare e produrre acqua calda sanitaria con un risparmio economico di circa il 50% e un grande beneficio ambientale grazie alla totale eliminazione delle emissioni in loco.
Infine, ed in particolare agli studenti, è riservato uno speciale percorso didattico sui mutamenti climatici, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
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