Il sindaco di Tolve, Pepe, su dimensionamento scolastico

Il sindaco di Tolve Pasquale Pepe interviene sul dimensionamento scolastico della Provincia di Potenza per il triennio 2018/2021." Una proposta di piano – dichiara in una nota – elaborata ed approvata in perfetto stile carbonaro. Si confida nel senso di responsabilità della Regione Basilicata, cui spetta l'ultima parola, altrimenti sarà inevitabile il ricorso alla Giustizia amministrativa.
Il 31.10.2017 si è tenuta una conferenza di consultazione dell'Ambito scolastico 2, nella quale sono state illustrate le linee guida approvate dalla Regione Basilicata, dopo di che il nulla fino al 27.12.2017, riunione in cui i Sindaci hanno potuto solo prendere atto delle decisioni assunte dalla Provincia di Potenza senza essere stati mai coinvolti, nell'ottica di una leale e trasparente collaborazione, così come la legge e le linee guida predette impongono.
Così si è svolto il procedimento per addivenire alla elaborazione e, poi, alla approvazione della proposta del piano di dimensionamento scolastico della Provincia di Potenza, in perfetto stile carbonaro: il documento, che avrebbe dovuto essere redatto in contraddittorio e concertazione con i Sindaci, è stato invece messo a loro disposizione, con pubblicazione sul sito internet istituzionale provinciale, soltanto a decorrere dal 22.12.2017 (il venerdì precedente alle festività natalizie), è stato discusso il 27.12.2017 (il primo giorno utile successivo alle festività natalizie) ed approvato dal Consiglio provinciale il 28.12.2017.
Eppure le premesse e le promesse, entrambe tradite, venute fuori al primo incontro del 31.12.2017 facevano presagire ben altro, cioè ad un percorso virtuoso di partecipazione amministrativa e di scelte strategiche: purtroppo, ci ritroviamo per le mani un pasticcio venuto fuori “nottetempo” e, per di più, basato su parametri contraddittori e tutt'altro che imparziali.
Infatti, la proposta di piano è da censurare anche nel merito, poiché evidentemente illogica ed incoerente nelle scelte assunte, tra loro non univoche per ambiti o, addirittura, nello stesso ambito, e, soprattutto, stridente con la legge, con le linee guida e finanche con le premesse della stessa proposta, laddove vengono trattati in modo diverso gli I.C. prossimi ai 400 alunni; laddove si cerca solo in alcuni casi una prospettiva numerica ben al di là dei 400 alunni e non in tutti; laddove, pur essendoci i numeri e le condizioni territoriali più favorevoli, si sopprimono I.C. invece di preservarne il più possibile, sebbene dalla stessa Provincia vengano definiti come fondamentali presidi culturali; laddove ci sono già in atto delle azioni concrete per ridurre o eliminare le pluriclassi (come tra Tolve e San Chirico Nuovo) e vengono irresponsabilmente ignorate ed azzerate; laddove la espressa previsione nelle linee guida della aggregazione in corso d'opera durante il triennio viene presa in considerazione a singhiozzo.
Si è provato a formulare, sebbene non sia stato concesso un ragionevole termine per farlo, delle proposte ed a muovere dei rilievi, ma la Provincia si è dimostrata completamente insensibile.
Adesso la competenza è passata alla Regione Basilicata, cui spetta l'approvazione del provvedimento definitivo, e non ci resta che riporre tutta la fiducia nel suo alto senso istituzionale, perchè, soltanto modificando la proposta da esaminare, potrà ricondurre il provvedimento tutto ed il suo iter nel rigoroso solco della legalità ed quello auspicabile della ragionevolezza: per queste ragioni è stata già inoltrata richiesta di audizione dinanzi alla Commissione consiliare competente.
Dopo di che, qualora tutto dovesse essere confermato, non ci resterà che – conclude il sindaco di Tolve – ricorrere alla Giustizia amministrativa per cancellare un macroscopico vulnus: non si possono assumere decisioni che comporteranno delle inevitabili conseguenze sui territori comunali, senza che i loro massimi rappresentanti istituzionali siano stati lealmente coinvolti".

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