“Con un’inchiesta sull’infiltrazione della ‘drangheta nelle grandi opere della dorsale ionica, Rosita Rosa si è aggiudicata il premio giornalistico Gaspare Barbiellini Amidei, dedicato all’editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera scomparso nel 2007. Il premio, patrocinato dalla Federazione nazionale della Stampa, è suddiviso in due sezioni, una per il miglior articolo pubblicato su giornali, periodici e web e l’altra per il miglior servizio radio-televisivo trasmesso da emittenti locali e nazionali realizzati. Per la prima sezione, la vincitrice 2012 è Giulia Deodionigi, con un articolo sul settimanale ‘A’ del gruppo RCS intitolato “La saga del binario 21”, mentre per la seconda, appunto, la giornalista lucana Rosita Rosa, con il servizio televisivo “La grande opera è cosa nostra”, per conto della trasmissione di approfondimento quotidiano Agorà, diretta e condotta da Andrea Vianello su Rai Tre. La reporter potentina ha condotto numerose inchieste televisive per “ La 7” con le trasmissioni Exit ed Effetto Domino, e per Rai Tre, con Agorà. Tra le grandi inchieste, “ La scoria infinita” , che ha indagato lo smaltimento illecito di rifiuti radioattivi (Exit, la 7) , “L’Aquila immota manet” , un documentario di 52 minuti sulle manipolazioni mediatiche fatte intorno al terremoto in occasione del G8 (prodotto per Fox TV), che è entrato tra i finalisti del premio Libero Bizzarri.
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