Il Premio “G. Gasparrini” a due giovani laureati

Le due tesi di laurea selezionate hanno affrontato tematiche di grande impatto sugli studi botanici attuali riguardanti il miglioramento della sostenibilità della viticoltura, nel primo caso, e il contenimento biologico attraverso l’uso di funghi patogeni, nel secondo.

La seconda edizione del Premio nazionale “Guglielmo Gasparrini” è stata attribuita a due giovani laureati delle Università di Torino e di Pavia. Si tratta di Eliana Taliano con una tesi di laurea dal titolo “Interferenza dell’RNA per il controllo di Scaphoideus titanus, vettore della flavescenza dorata delle vite” e di Daniele Pantaleo con “Studio preliminare della comunità fungina associata a Prunus serotina per lo sviluppo di metodologie per il contenimento di piante alloctone infestanti”.

I due vincitori ex aequo sono stati selezionati dal Comitato scientifico del Premio, presieduto dal professore Domenico Pierangeli, dell’Università degli Studi della Basilicata, e composto dai docenti Unibas Simonetta Fascetti e Carmine Colacino, e dal dottore in Scienze Forestali Filippo Verona. Su circa dieci candidature pervenute, i due lavori selezionati hanno avuto il merito di aver affrontato tematiche di grande impatto sugli studi botanici attuali riguardanti il miglioramento della sostenibilità della viticoltura, nel primo caso, e il contenimento biologico attraverso l’uso di funghi patogeni, nel secondo.

Due contributi importanti che mettono in evidenza i nuovi approcci sostenibili, in alternativa ai metodi chimici tradizionali, promuovendo una transizione ecologica in agricoltura e nella gestione forestale. Studi che stimolano l’innovazione scientifica e la collaborazione tra ricerca e applicazione sul campo perché permettono di evidenziare un tema comune: l’uso di biotecnologie e approcci ecologici per il controllo sostenibile di organismi problematici in agricoltura e silvicoltura.

La cerimonia di conferimento del Premio si è tenuta sabato scorso in piazza Dante a Castelgrande, paese di nascita di Guglielmo Gasparrini, padre della botanica moderna, alla presenza del sindaco Francesco Cianci e del presidente del comitato promotore Giuseppe Masi. Entrambi hanno messo in evidenza la necessità di mantenere in vita la memoria di uno dei più influenti scienziati dell’Italia preunitaria attraverso iniziative miranti a coglierne l’eredità e a proiettarla verso il futuro.

La premiazione, aperta dalla relazione della professoressa Fascetti sulla figura e l’opera del Gasparrini, ha visto la partecipazione anche della presidente dell’associazione Inti Aps Valentina Di Carlo, gestore del Parco dei colori, il primo parco botanico della Basilicata. Un’area circondata da un antico bosco di querce attraversato da un piccolo ruscello al cui interno si allevano anche farfalle autoctone e che è possibile visitare. È qui che si è svolta la seconda giornata del Premio, in collaborazione con il gruppo giovani della Delegazione FAI di Potenza, che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di visitatori.

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