Il Museo Janora di Irsina e il mito di Bellerofonte

Tra mitologia classica e melting pot contemporaneo, il contenitore museale accoglie un’ampia selezione di reperti appositamente studiati e restaurati, frutto dello straordinario lavoro compiuto dallo storico irsinese Michele Janora

<strong>Un vaso a figure rosse racconta il mito di Bellerofonte.</strong> L&rsquo;impavido eroe impugna una lancia e si accinge a colpire con vigore la Chimera, creatura mostruosa che sputa fiamme, con la testa di leone, il corpo di capra e la coda di serpente. Accanto sulla destra c&rsquo;&egrave; Poseidone che cavalca un cavallo marino e punta il tridente verso Pegaso, il cavallo alato. Alle spalle del dio un delfino, simbolo delle acque. Mentre sulla sinistra una Nike alata e coronata, simbolo della vittoria. E ancora: un Sileno barbato con una benda sul capo e una fiaccola in mano. Sono le scene, ancora ben visibili e distinguibili, del mito di Bellerofonte (&beta;&epsilon;&lambda;&lambda;&epsilon;&rho;&omicron;&phi;ῶ&nu; o &beta;&epsilon;&lambda;&lambda;&epsilon;&rho;&omicron;&phi;ό&nu;&tau;&eta;&sigmaf; &ldquo;uccisore di Bellero&rdquo; ovvero Ipponoo che cos&igrave; fu soprannominato dopo che ebbe ucciso Bellero, tiranno di Corinto) dipinte sullo splendido cratere a calice in ceramica a decorazione geometrica, a figure rosse e a vernice nera, risalente al primo quarto del IV secolo a.C. e attribuibile alla cerchia del Pittore di Tarporley: &egrave; il pezzo forte del Museo Civico Janora, nel cuore antico di Irsina, in origine Montepeloso (foto n.1-4).<br /><br /><strong>Il monito divino: orgoglio e vanit&agrave; non resteranno impuniti.</strong> Del leggendario Bellerofonte, personaggio eroico della mitologia greca, tanto caro anche alla mitologia italiota, ne fa menzione per primo Omero. Nel VI canto dell&rsquo;Iliade racconta della grande impresa da lui compiuta: quella di uccidere – su richiesta di Iobate re di Licia – il mostro che lo stesso Omero descrive con la testa di leone, il corpo di capra e la coda di serpente. Anche Esiodo, Pindaro, Euripide ne danno testimonianza insieme ad altri autori tragici, molti dei quali hanno immaginato l&#39;eroe seduto a cavallo di Pegaso: quel prezioso alleato che Bellerofonte rub&ograve; a Zeus, con l&#39;aiuto di Atena, e grazie al quale riusc&igrave; a gettare del piombo nella gola della Chimera che cos&igrave; riusc&igrave; a soffocare. Nel racconto mitologico: passioni, gelosie, invidie, tranelli. Ma anche: valore, coraggio, rispetto per gli dei e per leggi greche, in primis quelle dell&#39;ospitalit&agrave;, la Xenia (&xi;&epsilon;&nu;ί&alpha;, xen&iacute;a). N&eacute; manca il monito finale, a carattere universale e a-temporale: la punizione divina dell&rsquo;orgoglio e della vanit&agrave; umana. Quel desiderio di raggiungere l&#39;Olimpo fu la grave colpa di cui si macchi&ograve; il coraggioso Bellerofonte: a ben poco bast&ograve; la gloria per le sue tante imprese che gli furono ricompensate da Iobate con la figlia Filonoe concessa in sposa e l&rsquo;eredit&agrave; al trono. Gli dei, infastiditi per la sua vanit&agrave;, mandarono un tafano a pungere Pegaso che lo sbalz&ograve; di sella. Bellerofonte sopravvisse alla grave caduta, ma rimase solo e infermo fino alla morte.<br /><br /><strong>L&rsquo;eredit&agrave; dello storico irsinese Michele Janora. </strong>Il contenitore museale, ospitato nell&rsquo;ala sinistra del convento cinquecentesco di San Francesco, da giugno 2011, accoglie un&rsquo;ampia selezione di reperti appositamente studiati e restaurati: frutto dello straordinario lavoro compiuto dallo storico irsinese Michele Janora (foto n.5-6) a cui si deve una collezione di 1600 reperti, provenienti in gran parte da necropoli o singole tombe disseminate lungo le fasce orientali della Basilicata e nord-occidentali della Puglia. Un percorso espositivo cronologico-tematico che si snoda attraverso sei stanze, che parte dal Neolitico per continuare con l&rsquo;et&agrave; arcaica, classica ed ellenistica. L&rsquo;ampia raccolta, che rende testimonianza dell&#39;intensa frequentazione umana del territorio fin dall&rsquo;antichit&agrave;, dal 1948 &egrave; sottoposta a tutela dal Ministero della Pubblica Istruzione per il suo notevole interesse (foto n.7&ndash;14) ed &egrave; stata acquistata dal Comune di Irsina nel 1981 divenendo patrimonio dell&#39;intera comunit&agrave;. Di particolare rilievo il nucleo di ceramiche a decorazione geometrica, a figure rosse e a vernice nera, armi e ornamenti in bronzo e ferro databili dall&#39;et&agrave; preistorica all&#39;et&agrave; ellenistica. Magnifiche ceramiche e ben 31 monete d&#39;argento e di bronzo, la maggior parte di epoca romana, dal 300 a.C. al 300 d.C. Tra gli oggetti realizzati in ferro: punte di lancia, spade e coltelli di epoca romana. Tra quelli in bronzo: fibule (spille), anelli e frammenti di cinturoni.<br /><br /><strong>Arte e natura, richiamo per stranieri.</strong> Ad aver curato il progetto scientifico ed espositivo del Museo Civico Janora l&rsquo;archeologo Massimo Barretta. Ad occuparsi della gestione e fruizione la piccola societ&agrave;<img alt="Dettaglio della facciata barocca della Cattedrale di Irsina" src="/consiglionewcma/files/images/42/76/91/IMAGE_FILE_427691.jpg" style="width: 276px; height: 183px; border-width: 2px; border-style: solid; margin: 2px; float: right;" /> cooperativa Arenacea impegnata in costanti attivit&agrave; di valorizzazione e promozione del territorio, volano per un particolare fenomeno di &lsquo;apertura&rsquo; della comunit&agrave; ad affascinanti orizzonti internazionali. Tra le principali manifestazioni: &lsquo;Irsina Arte&rsquo;, diventato appuntamento fisso e tanto atteso (foto n.15-21) e giunto nel 2013 alla sua nona edizione. Grazie alla collaborazione di esercizi commerciali, dei proprietari delle case, ma soprattutto di tutti gli irsinesi che si divertono a mettersi in posa per gli artisti, ogni anno, tra maggio e luglio, l&rsquo;evento propone laboratori di pittura e workshop che richiamano un numero sempre crescente di artisti stranieri e docenti di fama internazionale, impegnati a lavorare soprattutto all&rsquo;aperto per ritrarre scorci suggestivi e il paesaggio mozzafiato. Ma in realt&agrave; capita in ogni periodo dell&rsquo;anno di incontrare stranieri in giro tra i vicoli stretti del paese: spesso al bar della piazza principale con in mano un bicchiere di vino aglianico o un boccale di birra e lo sguardo trasognato perso nella vastit&agrave; dell&rsquo;orizzonte. Il borgo &egrave; uno dei pi&ugrave; antichi della Basilicata ed &egrave; un vero incanto anche dal punto di vista artistico: dominato dall&rsquo;imponente cattedrale romanica (foto n.22,23,24) che nasconde veri tesori come la prestigiosa statua quattrocentesca del Mantegna, esposta al museo del Louvre nel 2008 (foto n.25,26,27), vanta tra l&rsquo;altro gli splendidi affreschi trecenteschi della cappella ipogea della chiesa di San Francesco (foto n.28-32).<br /><br /><strong>Dal Nord Europa: presenze radicate.</strong> &ldquo;Capita spesso, molto spesso &ndash; racconta il presidente della cooperativa Arenacea, Giovanni Figliolo – che molti degli artisti e dei docenti provenienti soprattutto dalla Francia e dal Belgio, venuti ad Irsina in occasione dei corsi di pittura di &lsquo;Irsina Arte&rsquo;, cadano nella tentazione di metter qui radici. Ad oggi sono oltre una cinquantina le famiglie di stranieri che hanno preso casa nel centro storico di Irsina e vengono a vivere qui per diversi mesi consecutivi durante tutto l&rsquo;anno. E ovviamente hanno avuto la possibilit&agrave; di acquistare le abitazioni migliori, le pi&ugrave; panoramiche che, con una buona opera di ristrutturazione, sono diventati dei veri e propri gioielli. Grazie infatti al coinvolgimento del circuito turistico di un importante tour operator belga e all&rsquo;attivazione di una rete di contatti, &egrave; stato possibile &ndash; evidenzia – ampliare progressivamente la recettivit&agrave; turistica in favore di un target nordeuropeo che con grande entusiasmo viene a scoprire le bellezze di questo territorio. Ormai questi stranieri fanno parte della nostra piccola comunit&agrave; e si sono integrati perfettamente come stregati dall&rsquo;arte, dall&rsquo;ospitalit&agrave;, dal sole e dalla cucina tipica locale&rdquo;.<br /><br /><strong>Dal Belgio pacchetti turistici ad hoc.</strong> Incontrato di ritorno da un recente viaggio proprio in Belgio per presentare e promuovere le ricchezze di Irsina e anche di tutta la Basilicata in diversi istituti scolastici di Anversa e dintorni, Antonio Coletta, amministratore di Arenacea, racconta come sia riuscito a sollecitare l&rsquo;attivazione di un pacchetto turistico anche in occasione di &lsquo;Irsina in Lingua&rsquo; che, tra settembre e ottobre, propone corsi di Italiano per gli stranieri, corsi di cucina tradizionale, itinerari ed escursioni in lungo e largo per le bellezze della regione. Eppure, nonostante i buoni risultati raggiunti in questi anni e i migliori propositi per il futuro, non manca la consapevolezza che c&rsquo;&egrave; ancora tanto, tanto da lavorare. &ldquo;Soprattutto &ndash; sottolineano i due giovani amministratori di Arenacea – servono posti letto nel borgo di Irsina, ulteriori investimenti nella cura e nella rivalutazione del centro storico e nella fruizione delle numerose bellezze artistiche presenti: tutte cose che per&ograve; Arenacea/Museo Janora da sola non pu&ograve; fare&rdquo;. Proprio come mito insegna: dedizione alla propria missione personale, con spirito di sacrificio e senza alcun orgoglio o vanit&agrave;. Per un lavoro benedetto dagli dei. (C. L)<br /><br />Fonti:<ul> <li> &ldquo;Italiapi&ugrave;. La rivista dei Comuni e del Territorio&rdquo; – Anno 5 – numero 19 – Dicembre 2012 – Il Sole 24 Ore spa</li> <li> &ldquo;Diario irsinese. Periodico d&rsquo;informazione e cultura&rdquo; – Anno XVI – numero 96 – Giugno 2011 – Associazione culturale &lsquo;Libero Rocco Scialpi&rsquo; Irsina</li> <li> &ldquo;La lettura. Corriere della sera&rdquo; &ndash; Anno 2 &ndash; numero 10 – 11 marzo 2012 &ndash; RCS MediaGroup spa</li> <li> &ldquo;Dizionario illustrato di Mitologia classica&rdquo; Crescini, Della Peruta, Fava &ndash; 1989 Armando Armando srl</li> <li> http://www.comune.irsina.mt.it</li> <li> http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=104925&amp;otype=1012&amp;id=558470&amp;value=AGR</li></ul>&nbsp;&nbsp;

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